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Nuoto, Coppa del Mondo. Ceccon, Razzetti e Rivolta sul podio a Berlino! Ruta Meilutyte si riprende il record europeo dei 50 rana!

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Si chiude con un altro tris di podi che manda l’Italia in doppia cifra, l’avventura azzurra nella prima tappa della Coppa del Mondo di nuoto a Berlino. Giornata conclusiva caratterizzata dalla prestazione straordinaria di Ruta Meilutyte nei 50 rana: la lituana hja ritoccato il record europeo che apparteneva a lei e a Benedetta Pilato, sfiorando il primato mondiale. L’Italia ha chiuso l’ultima sessione, come ieri, con due secondi, firmati Ceccon (con record italiano nei 100 dorso) e Razzetti, e un terzo posto grazie a Matteo Rivolta. Benissimo in campo maschile il sudafricano Matthew Sates che si conferma specialista della vasca corta e lascia Berlino con quattro successi e lo statunitense Nic Fink che completa il tris della rana. Tra le donne protagoniste, oltre a Meilutyte, Siobahn Haughey, regina dello stile libero, e Beata Nelson, che ha centrato un doppio successo oggi.

E’ una Ruta Meilutyte extra lusso quella che vince i 50 rana sfiorando il record del mondo che appartiene alla giamaicana Alia Atkinson. La lituana è tornata in tutto il suo splendore, fa segnare il record personale ed europeo che già le apparteneva assieme a Benedetta Pilato (26″81) con 28″60 a soli quattro centesimi dal primato mondiale. Secondo posto per la svedese Sophie Hansson con 29″84, terza piazza per la israeliana Gorbenko con 30″03. Sesta piazza per Lisa Angiolini che migliora il personale di 5 centesimi con 30″30. Fallito l’accesso alla finale da Martina Carraro che ha concluso la sua tre giorni con un dodicesimo posto con il crono di 30″53.

Il miglior Alberto Razzetti dei tre giorni berlinesi si va a prendere un bel secondo posto nei 400 misti dominati dal sudafricano Matthew Sates. L’azzurro regge il ritmo per i primi 100 metri poi perde contatto dal sudafricano che va a vincere con il crono di 4’02″95. Bel finale dell’azzurro che si scrolla di dosso con lo stile libero i rivali per il secondo posto e chiude con il crono di 4’04″74. Terzo posto per l’ungherese Kos con 4’06″66. Pier Andrea Matteazzi ha concluso la sua finale al settimo posto con 4’11″14.

Matthew Sates si conferma uomo della tre giorni tedesca vincendo con il tempo di 1’40″88 in rimonta i 200 stile libero precedendo sul filo di lana l’australiano Kyle Chalmers, che tocca secondo in 1’41″09, terzo gradino del podio per lo statunitense Kieran Smith con 1’42″30. Qualificazione alla finale fallita da Stefano Di Cola che si è piazzato al 16mo posto con 1’46″08. Ancora peggio ha fatto Marco De Tullio, 24mo con il crono di 1’46″61.

Riesce il tris di podi ma non il bis di vittorie a Thomas Ceccon che va a prendersi il secondo posto, dopo essere entrato in finale con il sesto tempo, nei “suoi” 100 dorso e ritoccando il record italiano che apparteneva da ormai 5 anni a Simone Sabbioni. Non è al meglio della condizione l’azzurro ma fa soffrire fino all’ultimo centimetro lo statunitense Shaine Casas che tocca per primo resistendo alla rimonta dell’azzurro con il tempo di 49″59. Secondo posto per Ceccon con un ottimo 49″62, personale è record nazionale, terzo gradino del podio per il canadese Javier Acevedo e per il greco Apostolou Christou con 50″16. Finale solo sfiorata da Matteo Rivolta, impegnato davvero su tanti fronti in questi giorni: per lui decimo posto in batteria con 52″06.

Matteo Rivolta si è rifatto prontamente con uno splendido terzo posto in una finale “all stars” dei 50 farfalla. L’azzurro fa valere una grande subacquea per andare a toccare in 22″38, non lontano dal personale, e lasciarsi alle spalle gente del calibro di Szabo, Shields, Casas e Manaudou. Terzo successo in tre giorni per il rappresentante di Trinidad e Tobago Dylan Carter che si conferma re della velocità chiudendo in 22″13, secondo posto per un ritrovato Chad Le Clos che tocca in 22″21.

Azzurre ai piedi del podio nei 200 misti, con Ilaria Cusinato, che in mattinata aveva anche dovuto affrontare lo spareggio per entrare in finale, quarta e Sara Franceschi quinta nella gara che ha visto la vittoria di Beata Nelson con 2’06″80, davanti alla israeliana Anastasia Gorbenko con 2’07″60 e alla britannica Abbie Wood con 2’07″63. Quarta Cusinato con 2’08″41, quinta Franceschi con 2’08″49 a meno di tre decimi dal personale. 

Anche nei 200 dorso donne successo bis per la statunitense Beata Nelson con il tempo di 2’02″59, seconda piazza per una canadese Kylie Masse ancora lontana dalla migliore condizione, con 2’03″24, terzo posto per l’altra canadese Ingrid Wilm con 2’04″53. Niente finale per Silvia Scalia che ha concluso la sua fatica al 18mo posto con il crono di 2’09″67.

Non c’è Sjoestroem ma la Svezia si prende comunque una bella soddisfazione nei 100 farfalla donne con Louise Hansson che domina la gara toccando per prima con il tempo di 55″33. Seconda piazza per la olandese Maaike De Waard con 56″95, terzo gradino del podio per la finlandese Laura Lahtinen con 57″13. Niente finale per Silvia Di Pietro nei 100 farfalla: per la romana 14mo posto in batteria con il tempo di 58″87.

Doppietta tedesca negli 800 stile libero donne con Isabel Gose che si conferma su ottimi livelli dominando con 8’14″88 e precedendo la connazionale Sarah Wellbrock, cognome conosciuto dagli appassionati, che ha chiuso in 8’23″07. Terzo gradino del podio per la australiana Maddy Gough con il tempo di 8’26″48. Martina Rita Caramignoli ha concluso la sua prova all’ottavo posto con 8’31″79.

Ancora una grande prestazione della rappresentante di Hong Kong Siobahn Haughey che vince con 51″59 i 100 stile libero, sopravanzando la australiana Madison Wilson con 52″00 e la campionessa europea in lunga Marrit Steenbergen con 52″06. Una Chiara Tarantino ancora lontana dalla migliore condizione ha chiuso la batteria al 24mo posto con il tempo di 54″98.

Tris di vittorie anche per Nic Fink che si conferma re della rana di questa prima tappa di Coppa del Mondo. Il campione iridato dei 50 rana vince anche i 200 con il tempo di 2’05″74, seconda posizione per l’ex campione mondiale, il tedesco Marco Koch, apparso in ripresa dopo un paio di stagioni al di sotto delle attese, con 2’05″75. terzo posto per il polacco Dawid Wiekiera con 2’06″66.

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