Olimpiadi, il mistero dell’arte: podi assegnati e poi rimossi dal CIO. L’Italia aveva vinto 5 ori…
I misteri dell’arte. Una locuzione tradizionale che si impiega per provare a spiegare il fascino e la bellezza di pittura, scultura, musica, letteratura, architettura, danza. E alle Olimpiadi c’è un vero e proprio mistero dell’arte. Dal 1912 al 1948, infatti, queste discipline assegnavano medaglie! Gli artisti dovevano eseguire opere d’arte ispirate allo sport.
Vennero assegnate delle vere e proprie medaglie, proprio come nelle discipline sportive, ma a partire dal 1954 queste competizioni vennero abolite e i risultati ottenuti nella prima metà del Novecento non vengono più conteggiati nel medagliere complessivo. L’Italia salì sul podio in ben tredici occasioni: 5 ori, 6 argenti, 2 bronzi.
Raniero Nicolai trionfò nella letteratura mista ad Anversa 1920 con “Canzoni Olimpioniche”, Giani Stuparich si impose nell’epica a Londra 1948 con “La Grotta”, Riccard Barthelemy fece suo l’oro a Stoccolma 1912 nella musica mista con “Marcia trionfale”, Carlo Pellegrini dettò legge nella pittura mista a Stoccolma 1912 con “Sport invernali”, la statua di Farpi Vignoli venne premiata a Berlino 1936. Secondo posto nel medagliere delle arti per l’Italia, alle spalle della Germania che vinse 7 ori.
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