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Pattinaggio artistico, Skate Canada 2022: l’exploit di Conti-Macii, la crescita di Rizzo. L’italia non vuole più scendere dalla giostra

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Due podi in due specialità diverse. Adesso l’Italia non vuole scendere più dalla giostra nel circuito ISU Grand Prix 2002-2023 di pattinaggio artistico dopo che nella gremita Paramount Fine Foods Centre di Mississauga, teatro di Skate Canada 2022, Matteo Rizzo e Sara Conti-Niccolò Macii hanno raccolto entrambi la terza posizione, dimostrando un momento di crescita significativo.

Per la coppia allenata di Barbara Luoni si è trattata di una prima volta. A conti fatti, Sara e Niccolò, evidenziando un piccolo exploit già nella stagione “pandemica” (dunque senza gare internazionali), hanno fatto tesoro dell’importante annata passata per cominciare quella nuova subito con il piede giusto. Il nuovo personal best di 186.18 ottenuto nel totale certifica di fatto un exploit fondamentale e molto veloce: sul ghiaccio appaiono sicuri, solidi, e soprattutto dotati di una tecnica di rilievo, aspetto da non sottovalutare. Una caduta sul triplo rittberger lanciato non ha concesso loro di ottenere una seconda posizione che sarebbe stata più che meritata. Ma i due azzurri avranno la possibilità di rifarsi tra due settimane a Sheffield, altro evento in cui il podio sarà nuovamente raggiungibile.

Ma c’è di più: perché Conti-Macii potrebbero aver riacceso la miccia del movimento delle coppie italiano in campo internazionale, dando potenzialmente il LA a una serie di risultati che potrebbero rilevarsi storici: la presenza di Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini in tal senso potrebbe garantire ai nostri colori altri piazzamenti di lusso, dando dunque un segnale di continuità importante.

VIDEO Matteo Rizzo conquista il terzo posto a Skate Canada 2022. Riviviamo il libero

Matteo Rizzo ha invece centrato per la terza volta in carriera un posto sul gradino più basso del podio in una tappa di Grand Prix. Ma questa volta il sapore è diverso: Matteo è infatti più, maturo, consapevole, e soprattutto non ancora al massimo del rendimento, aspetto che lascia ben sperare per i prossimi appuntamenti. Nel giro di poche settimane il gioiellino di Franca Bianconi è infatti riuscito a totalizzare un totale sopra i 250 punti,  commettendo un paio di sbavature nello short e con margine di miglioramento nel libero. Rizzo quindi, già in una buona condizione, promette di aumentare ancora il proprio impatto in gara mettendo sul piatto qualità, creatività e pulizia nel pattinaggio, fattori che gli hanno consentito in passato di conquistare medaglie pesantissime. Potrebbe essere la sua stagione.

Tra gli altri aspetti da segnalare non può mancare la consacrazione di Kao Miura, pattinatore dall’eccellente qualità che ha praticamente prenotato il biglietto per le Finali di Torino guadagnando due secondi posti sia Skate America che a Skate Canada. Ci troviamo al cospetto di un atleta in possesso del cosiddetto pacchetto completo, dunque dotato di una tecnica importantissima e di un buon impatto interpretativo; davvero niente male per un Paese che ha appena salutato il più grande di tutti i tempi, Yuzuru Hanyu, e che in questo momento deve fare a meno di Yuma “Piuma” Kagiyama, in pieno recupero da in infortunio.

E proprio il Giappone in linea generale è stato il grande protagonista dell’appuntamento canadese, portando a casa tre vittorie su quattro, due scontate, quella di Uno Shoma  (ancora in fase di rodaggio) e di Riku Miura-Ryuichi Kihara, coppia d’artistico di struggente bellezza. L’altro, seppur non imprevedibile, è arrivato in maniera più clamorosa: stiamo parlando di Rinka Watanabe che dopo aver vinto con sorpresa il Lombardia Trophy è stata chiamata a competere anche a Skate Canada imponendosi con una gara dove ha rimontato la bellezza di sei posizioni, merito di un asset tecnico di alto profilo impreziosito da un triplo axel da urlo iniziale.

Se il buongiorno si vede dal mattino quindi, è nata una stella già in grado di dare fastidio alle compagne di squadra Kori Sakamoto e Mai Mihara, in attesa di un ritorno competitivo di Rika Kihira, comunque apparsa motivata e determinata, al contrario di alcune sue rivali più quotate, pensiamo alla sudcoreana Young You, la delusione più grande della tappa piazzatasi terza solo per merito dei due disastri commessi nel libero da Madeline Schizas e Gabrielle Daleman, prima e seconda dopo lo short e sprofondate in classifica dopo un segmento lungo a dir poco problematico.

In ultimo, se il mondo della danza necessitava di una risposta concreta da parte di Piper Gilles-Paul Poirier, quella risposta è arrivata più forte che mai. I canadesi infatti hanno dimostrato una grande forza nei due segmenti, proponendo un gioiellino di rhythm dance e un libero a trazione emotiva pattinato su “Evitacostellato da elementi che hanno fatto il pieno del GOE. Sfoggiando una condizione di gran lunga superiore rispetto a quella di Chock-Bates (fuori forma), i canadesi hanno mandato un messaggio forte e chiaro alla concorrenza totalizzando 215.70. Adesso toccherà a Charlène Guignard-Marco Fabbri rispondere a distanza questo fine settimana al Grand Prix de France per avere un quadro più definito della situazione. Attenzione però anche ai britannici Lilah Fear-Lewis Gibson che, come riconfermato a Skate Canada, potranno ricoprire il ruolo di mine vaganti facendo perno soprattutto di un libero divertentissimo, contemporaneo e magnetico. Staremo a vedere.

Foto: LaPresse

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