Calcio
Ronaldo è infelice (di nuovo): via dal Manchester
Il rapporto tra Cristiano Ronaldo ed Erik Ten Hag è ai minimi storici. Il portoghese non è stato convocato nella sfida a Stamford Bridge contro il Chelsea a causa dell’uscita polemica messa in scena nella precedente sfida a Old Trafford contro il Tottenham. CR7 è rientrato negli spogliatoi con alcuni minuti d’anticipo dal campo, non nascondendo stupore e frustrazione per il mancato ingresso in campo. Il gesto, considerato eccessivamente plateale dal tecnico dei red devils, è stato “punito” con la non convocazione nella partita successiva.
L’addio di Ronaldo sembra sempre più certo: il giocatore vorrebbe partire già a gennaio ma risulta complicato completare un trasferimento viste le pretenziose esigenze economiche dell’entourage del calciatore.
Perché Ronaldo vuole andare via?
Il portoghese, l’anno scorso ha deciso di abbandonare il progetto juventino per riabbracciare romanticamente il club che lo ha consacrato come fuoriclasse. Ronaldo, nel 2008, vinse una storica Champions League con lo United sotto la guida di Sir Alex Ferguson. L’anno dopo venne acquistato dal Real Madrid per una cifra record e si affermò la leggenda che tutti conosciamo. Una volta finita l’avventura in blanco, Ronaldo decise di farsi sedurre dalla vecchia signora e stabilizzarsi a Torino. Il periodo di Ronaldo alla Juventus coincise con una rivoluzione strutturale che coinvolse dirigenza e allenatore, che spinsero Ronaldo a tornare in Premier League.
Il campionato inglese, però, è il campionato più competitivo al mondo. In nessuna parte d’Europa si esige una prestazione fisica di un livello così alto giocando a calcio come in Inghilterra. L’intensità che esige la Premier League non crea un buon connubio con i 37 anni di Cristiano Ronaldo. Il portoghese, seppur sia uno dei giocatori più forti di sempre e nel primo anno abbia collezionato anche buone statistiche, non può contrastare l’inevitabile declino fisico dettato dall’età.
I risultati di squadra e la pressione di uno dei club più importanti del calcio oltre manica, non hanno aiutato la crescita della squadra che si è vista costretta ad affrontare tempi bui che vedevano continui cambi di allenatore e di giocatori.
Ronaldo via per orgoglio
Uno dei fattori che vanno sempre considerati quando si affrontano questioni riguardanti Cristiano Ronaldo è la sua personalità. Ronaldo è sempre stato e continua a essere un vincente dall’ego smisurato. La sua mentalità gli ha permesso non solo di vincere continuamente, ma anche di stracciare record su record e imporsi come uno dei calciatori più decisivi di sempre.
Sin da adolescente, Ronaldo ha incentrato la sua carriera su ideali che si basavano sulla disciplina e la cultura del lavoro. Il portoghese non solo ha bisogno di vincere, ma ha bisogno di farlo da protagonista assoluto. La situazione di Manchester non vede soddisfatte nessuna di queste due necessità ed è evidente che Ronaldo non possa essere felice.
Ad aggiungere sale sulle ferite, ci sono anche i due vecchi compagni del Real Madrid, Varane e Casemiro, con i quali il 7 ha vinto tutto e più volte ai tempi del Bernabeu. I due compagni trovano spazio, mentre Ronaldo rimane esiliato in panchina e tutto ciò è semplicemente insopportabile.
Ronaldo è stato invece “relegato” come titolare in Europa League, una competizione dove non è abituato a giocare. Uno scherzo del destino non solo vuole che uno dei più grandi rappresentanti della storia della Champions League sia costretto a giocare la competizione inferiore, ma che giochi anche male. Nelle partite di Europa League del Manchester United, Ronaldo, a causa della sfortuna e del decadimento, risulta quasi goffo e fuori luogo. Una fine che una leggenda della storia del calcio del calibro di CR7 certamente non merita. La sensazione è che stia preparando gli ultimi colpi da sferrare in Qatar in vista del mondiale.
Ronaldo, dopo una Nations League e uno storico Europeo conquistato con il Portogallo, vuole puntare alla vittoria del mondiale. Per i portoghesi, che risultano tra i favoriti su Fezbet per la vittoria finale in Qatar 2022, è l’ultima occasione a disposizione del fenomeno portoghese per ribadire di essere i migliori, ancora una volta.
Foto: LaPresse