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Rugby femminile, Mondiali 2022: Italia, Di Giandomenico “Le ragazze sono matte e non abbiamo nulla da perdere”

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Si disputa domani mattina alle 5.30 lo storico quarto di finale che vedrà l’Italia scendere in campo contro la Francia a giocarsi un posto in semifinale. Per il rugby azzurro si tratta di una prima volta, con mai nessuna nazionale che aveva superato la fase a gironi di un torneo iridato, ma Andrea di Giandomenico non ha paura che le ragazze si sentano appagate, anzi.

“Appagate? Assolutamente no. Sia perché queste sono matte e non sono mai appagate, sia perché cerchiamo sempre di guardare avanti. Non abbiamo nulla da perdere o da rimpiangere: semplicemente non dobbiamo lasciare nulla di intentato” ha detto il ct nella conferenza stampa alla vigilia del match. Una partita dove mancheranno Sara Tounesi, squalificata, e Giada Franco, out per concussion. Assenze pesanti, ma anche in questo caso il coach guarda avanti.

“In una competizione come questa si sa che nel lungo periodo bisogna fare i conti con le assenze, sapevamo dell’importanza del roster. Isabella Locatelli è chiamata a entrare e ci può dare un’alternativa in seconda linea, con Beatrice Veronese pronta a subentrare in terza. Isabella magari è meno ballcarrier di Franco ma può dare invece un grande apporto in touche e nelle situazioni di gioco veloce. Ognuna delle nostre ragazze dà un apporto diverso al gruppo, ma nessuna snatura il nostro gioco” le sue parole.

Ha parlato anche capitan Elisa Giordano, che ha ben chiaro cosa si aspetta domani in campo. “Contro il Giappone c’era la tensione derivata dal fatto che vincendo quella partita avremmo fatto qualcosa di straordinario. A causa di questa pressione non abbiamo espresso un grande gioco, ma anche partite come questa servono a migliorare. Ora, però, è la Francia ad avere la pressione. Mi piacerebbe che tutte noi, finita la partita, comunque vada, avessimo la sensazione di non aver nessun rimpianto, e di aver dato anche quello che non avevano. Dobbiamo uscire col sorriso, indipendentemente dal risultato. È una cosa che avevo chiesto anche contro gli Stati Uniti, e alla fine lì il sorriso ce l’avevamo doppio”.

Foto: Valerio Origo

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