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Rugby femminile, Mondiali 2022: la Nuova Zelanda regala mezz’ora all’Australia, ma poi scappa via

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Foto: Hannah Peters - World Rugby via Getty Images

Si è conclusa la prima giornata della Rugby World Cup femminile di rugby e dopo le comode vittorie della Francia (40-5 sul Sudafrica) e Inghilterra (84-19 sulle Fiji) era il momento della sfida più attesa, quella tra le padrone di casa della Nuova Zelanda e l’Australia. E il match non ha deluso.

Le Black Ferns entrano in campo con un atteggiamento troppo supponente, giocano molto al largo, ma commettono tantissimi errori nella prima fase del match, perdendo tanti palloni e non rendendosi pericolose. Ne approfittano le australiane che al 13’ vanno in meta con Bienne Terita per lo 0-5 iniziale. Non reagisce la Nuova Zelanda e tre minuti dopo si concede il bis l’Australia con Ivania Wong e punteggio che balza sullo 0-12.

Ospiti che giocano un ottimo rugby, mentre le neozelandesi continuano a insistere su un gioco troppo impreciso, spostando l’ovale al largo, ma non sfondando. E al 28’ è di nuovo Terita ad andare oltre e Australia che si trova a sorpresa sullo 0-17. Ma qui il match cambia. Le Black Ferns finalmente cercano la concretezza, meno passaggi e più inserimenti centrali e la fisicità paga con Joanah Ngan-Woo al 36’, prima meta neozelandese e punteggio sul 7-17. Passano tre minuti ed è Portia Woodman a segnare e si va al riposo con l’Australia avanti 12-17 ma match completamente riaperto.

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Insiste la Nuova Zelanda a inizio ripresa, anche se all’inizio torna a sbagliare molto (11 palle perse a 1), ma al 47’ sfondano centralmente, poi palla a Portia Woodman e seconda meta personale e 17-17. Al 53’, però, il momento che rischia di essere decisivo. Azione neozelandese, fallo di Ivania Wong che viene ammonita per una giocata antisportiva. Il TMO, però, richiama l’arbitro per un fallo precedente e cartellino giallo anche a Shannon Parry per placcaggio alto e Australia che giocherà in 13 giocatrici per 10 minuti. E sull’azione seguente arriva la quarta meta e il sorpasso della Nuova Zelanda con Awhina Tangen-Wainohu e si va sul 24-17.

Ora le australiane sono in ginocchio e le padrone di casa possono allungare nettamente. In superiorità numerica non hanno difficoltà le neozelandesi e al 61’ terza meta personale di Portia Woodman che fissa il punteggio sul 31-17. Match ora ormai chiuso, con le australiane che dopo una mezz’ora da sogno sono scomparse dal campo e Nuova Zelanda che dopo aver regalato mezz’ora torna a giocare il suo rugby e si conferma devastante. Vanno, così, nuovamente in meta le neozelandesi, con troppa facilità ed è Ruby Tui al 69’ a segnare per il 36-17. Australia che nonostante il parziale di 0-36 va a caccia della meta di un punto di bonus che potrebbe essere fondamentale nella corsa playoff, ma nulla di fatto. E, così, al 74’ si concede il bis Ruby Tui e Nuova Zelanda che demolisce l’Australia e va sul 41-17.

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