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Salto con gli sci
Salto con gli sci, Noriaki Kasai: “Avrò 50 anni, ma l’obiettivo è tornare in Coppa del Mondo. E Ryoyu Kobayashi mi motiva”
Noriaki Kasai ha ormai superato i 50 anni d’età, ciononostante l’idea di appendere sci e tuta da salto al chiodo non lo sfiora neppure. D’altronde, perché dovrebbe? Nel circuito interno giapponese, ricco di tappe estive, il veterano nipponico ha saputo ottenere qualche buon risultato, tanto da calcare di tanto in tanto persino il podio anche nelle scorse settimane! Al riguardo, l’asiatico ha dichiarato al sito internet jiji.com di avere come obiettivo principale quello di fare il proprio ritorno in Coppa del Mondo.
“So bene di avere 50 anni, ma voglio tornare a saltare negli stadi europei ricolmi di migliaia di persone. Quindi proseguo ad allenarmi nonostante la mia età. Voglio tornare a sentire le urla degli spettatori quando lo speaker fa il mio nome prima di un salto. Questo è il mio obiettivo numero uno al momento” – ha detto Kasai, aggiungendo poi con un sorriso che – “i successi di Ryoyu Kobayashi sono una grande motivazione per me. Sono un po’ invidioso di vederlo vincere così tanto!”. Nori-sama si è inoltre detto particolarmente soddisfatto della collaborazione con lo sloveno Matjaz Zupan, nuovo allenatore della società a cui appartengono sia lui che, appunto, il Concorde di Hachimantai.
Vale la pena di ricordare che Kasai detiene una serie di record di anzianità e longevità. È l’atleta più stagionato ad aver vinto (42 anni e 176 giorni) e a essere salito sul podio (44 anni e 293 giorni) nel massimo circuito; inoltre ha gareggiato in cinque differenti decenni (il suo esordio è datato dicembre 1988, l’ultima gara disputata gennaio 2020). Inoltre è doveroso sottolineare come, proprio durante lo scorso inverno, Ryoyu Kobayashi abbia sottratto al compagno di squadra il ruolo di saltatore giapponese più vincente di sempre, issandosi a quota 27 affermazioni in Coppa del Mondo (contro le 17 del sensei di Shimokawa).
Il Paese del Sol Levante deve ancora comunicare i nomi dei sei atleti che cominceranno la stagione 2022-23 nel circuito maggiore, ma verosimilmente Kasai non sarà fra essi. I fratelli Kobayashi, Ryoyu e Junshiro, non sono in discussione. Naoki Nakamura viene da un’estate convincente. Il giovanissimo Ren Nikaido (classe 2001) ha saputo ottenere risultati di grido durante il Summer Grand Prix e rappresenta il nome nuovo della squadra. Hanno invece sollevato qualche dubbio i due Sato, in particolare Yukiya, che ha ammesso di essere in grossa difficoltà tecnica. Cionondimeno, alla luce del rendimento degli ultimi anni, la sua posizione in seno al team non dovrebbe essere in discussione, così come quella di Keiichi, il quale nonostante tutto dovrebbe garantire uno standard soddisfacente.
Porte chiuse, quindi, per Kasai? Non è detto. A gennaio si dovrebbe tornare a gareggiare a Sapporo dopo tre anni. In quel contesto, il Giappone potrà contare sui 6 pettorali extra del gruppo nazionale e allora il cinquantenne più arzillo della storia degli sport invernali potrebbe avere la sua grande opportunità. D’altronde, se c’è un contesto dove si può difendere, è quello di casa, oppure quello dei trampolini di volo programmati nella seconda parte di stagione.
Al di là della credibilità o meno degli obiettivi di Kasai, la dinamica più ammirevole è la sua determinazione. A dispetto dei 50 anni di età, non si è mai accontentato, tenendo sempre uno stile di vita e una forma mentis da atleta. Un esempio da seguire da parte di tanti giovani, appartenenti a qualsiasi disciplina sportiva. Uno splendido contraltare rispetto a chi, invece, ad altre longitudini e con altri tipi di sci ai piedi, vive nella situazione contraria, avendo di fatto già mandato in pensione la sua motivazione e ambizione, pur continuando nominalmente a gareggiare…
Foto: La Presse