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Scacchi: Hans Niemann, le accuse di aver barato e l’intenzione di continuare a competere

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Non si placa la questione legata allo scacchista diciannovenne americano Hans Niemann. La sua situazione è particolarmente critica: attualmente sta giocando il Campionato americano, uno degli eventi maggiormente qualificati nell’intero panorama mondiale, ma tutti lo seguono per capirne il tipo di condotta. Del resto, ciò che Magnus Carlsen ha messo agli atti non è poco. Il norvegese, alla Sinquefield Cup di St. Louis, s’era del resto ritrovato davanti un uomo che sembrava quasi non essere concentrato sulla partita, eppure riusciva a trovare spesso e volentieri le mosse giuste. Quelle che hanno permesso a Niemann di battere il Campione del Mondo in carica.

Di due giorni fa è la pubblicazione di un report ormai diventato estremamente celebre: le 72 pagine di Chess.com definite semplicemente “Hans Niemann Report”. Non lo si andrà qui a tradurre o sviscerare nel suo complesso, in virtù della grande ampiezza di dati disponibili. Ne è possibile tracciare un riassunto, che si lega particolarmente alla traiettoria internet di Niemann. La firma è quella di Erik Allebest, cofondatore della piattaforma che oggi conta quasi 100 milioni di utenti, e di Daniel “Danny” Rensch, Maestro Internazionale e direttore dell’ufficio scacchistico (Chief Chess Officer).

Il report indica, in buona sostanza, come Niemann non abbia barato sul popolare portale soltanto nelle due occasioni citate in sue interviste (una a 12 anni e un’altra a 16). Sono state infatti comprovate oltre 100 partite sulla piattaforma nella quale il Grande Maestro americano si è avvalso di aiuti non regolari. Il tutto all’interno di match anche con giocatori importanti (uno è Ian Nepomniachtchi), ma anche di eventi tipici di Chess.com come il Titled Tuesday, che è un evento che si tiene normalmente, appunto, di martedì e che coinvolge numerosi forti giocatori (Hikaru Nakamura ne è il principe assoluto). All’interno dell’indagine ci sono anche eventi con premi in denaro. 25 delle partite in cui Niemann è fortemente sospettato di aver imbrogliato sono state anche mandate in onda in streaming (diversi scacchisti, va ricordato, utilizzano Twitch per commentare partite proprie e altrui, anche in presa diretta).

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Successivamente, Niemann è stato sottoposto a ban sulla piattaforma, salvo poi essere reintegrato a fine 2020. Rensch sottolinea che, in casi come il suo, la prassi è quella di tenerlo fortemente sotto controllo, visto che aveva già commesso violazioni in abbondanza. L’atteggiamento posto in essere da Carlsen, però, ha dato un’altra domanda a tanti: l’americano ha imbrogliato anche davanti alla scacchiera fisica? La questione è lecita per un semplice motivo: di casi ce ne sono stati parecchi negli ultimi decenni, considerando anche il tasso di avanzamento dell’informatica e dei programmi scacchistici anche per smartphone (solo per citare una tipologia di irregolarità, ma se ne sono viste diverse, dai tornei minori al match per il Campionato del Mondo 2006, quello della riunificazione).

Chess.com ha precisato di essersi occupata soltanto di casi riguardanti il proprio sito. Come si legge: “Nella nostra visione c’è una mancanza di concrete evidenze statistiche circa il fatto che abbia imbrogliato nella partita contro Magnus o in altre dal vivo“. La partita è ovviamente quella di terzo turno della Sinquefield Cup che ha scatenato il caos, sia dopo l’intervista di Niemann che non si è dimostrato pienamente efficace nel descrivere la vittoria ottenuta, sia dopo l’abbandono dello stesso Carlsen prima del quarto turno. In breve, quella che si potrebbe definire la “pistola fumante” ancora manca.

In questi giorni Niemann sta disputando il campionato americano, come si diceva: lo ha aperto battendo Christopher Woojin Yoo (ELO 2563 contro l’attuale 2699 del protagonista di questa storia quasi infinita), mentre nel secondo turno ha pattato con Jeffery Xiong, non sfruttando completamente una posizione favorevole. I prossimi turni saranno tutti in salita: dal terzo al quinto i nomi sono quelli di Sam Shankland, Fabiano Caruana e Leinier Dominguez Perez. Al fine di contrastare possibili scenari di imbrogli, è stato deciso che la trasmissione delle mosse sulle varie piattaforme subisce un ritardo di mezz’ora sugli avvenimenti in corso in tempo reale. Una mossa, questa, posta in atto anche alla Sinquefield Cup, ma soltanto dopo il terzo turno della discordia.

Nell’intervista successiva alla vittoria contro il quindicenne Yoo (uno che, va detto, è un buon prospetto, fermo restando che numerosi Grandi Maestri giovani posseggono doti non comuni per arrivare così in alto tanto presto), Niemann è tornato a parlare. La frase rimbalzata ovunque è stata una: “Questa è stata una partita così bella che penso non debba essere descritta“. Che va a fare il paio con “Gli scacchi parlano da sé“, quella pronunciata dopo il successo sul Campione del Mondo a St. Louis. L’intervista, così come quella della Sinquefield Cup, è stata anch’essa oggetto di ampie discussioni. Si rimane in attesa degli eventi.

Foto: FIDE / Niki Riga

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