Sci Alpino

Sci alpino, Dominik Paris: “Per la Coppa di discesa devo cambiare tattica. Giovani non ne sono arrivati”

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MILANO – Dominik Paris è ancora in questa stagione il punto di riferimento della velocità e l’atleta su cui l’Italia punta tutto tra Coppa del Mondo e Mondiali di sci alpino. Gli obiettivi sono tanti, ma il campione altoatesino è pronto a centrare il massimo in un anno che lo può consacrare come il miglior discesista al mondo. La Coppa di discesa è un traguardo ormai cercato ed ambito da molti e Paris è certamente tra i favoriti per la sfera di cristallo di specialità. Durante il FISI Media Day, annuale presentazione di tutte le squadre degli sport invernali, OA Sport ha raccolto i pensieri del nativo di Merano sulla stagione passata e su quella che deve cominciare.

Quest’anno la stagione comincia molto in anticipo con la nuova discesa di Cervinia. Ti stuzzica? Sei contento?
“Non so che sensazione mi dà. Quando arriverà Cervinia cercherò di entrare nel mood di gara, anche perchè abbiamo prima tre prove per poterci entrare”.

Come arrivi a questa stagione? L’anno scorso si è visto che ti mancava qualcosa dal punto di vista tecnico, specialmente nelle curve più strette e veloci, come hai ammesso anche tu. Quest’estate hai risolto il problema?
“Non so se ho risolto, ma ho sicuramente cercato di lavorare molto di più, anche perchè stanno cambiando le tracciature, che diventano sempre più strette e c’è sempre più curva. Credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro in Argentina”. 

Un campione come te deve assolutamente vincere la Coppa di discesa. Tu, però, tendi di solito ad entrare in forma a gennaio quando arrivano le tue piste preferite. Cosa fare per risolvere il problema e ottenere già punti pesanti in Val Gardena e Beaver Creek?
“Per questo ho cercato di lavorare al meglio. Devo cambiare anche un po’ di tattica. Non deve sempre puntare al primo posto, ma cercare anche di puntare ad un piazzamento come il quarto o il quinto posto che dà punti importanti per la classifica di coppa. Io vado sempre in gara per vincere e non per stare dietro”.

Le Olimpiadi del 2026 sulla Stelvio sono un pensiero ancora lontano?
“E’ un pensiero ancora molto lontano. Devo vedere sempre ogni anno come va e come sto fisicamente e mentalmente, se riesco a motivarmi ogni volta. Poi vedremo se si arriva o no”.

L’Italia si attende sempre molto da te, perchè sei il riferimento della velocità da anni. C’è qualche giovane che sta crescendo e che può venire a darti un cambio?
“Non ho risposta su questo. Dovete chiedere ai tecnici perchè loro hanno la possibilità di vedere se c’è qualche giovane che sta crescendo. Negli ultimi due anni non è ancora arrivato nessuno che ci ha spinto fuori e spero che possa arrivare qualcuno”.

C’era Florian Schieder che prometteva bene prima del suo infortunio. Come sta?
“Purtroppo si è procurato un infortunio. Lui è cresciuto molto velocemente ed è andato anche molto forte. Dopo un infortunio così è sempre difficile recuperare, ma spero che possa riprendersi al meglio”.

VIDEO: L’INTERVISTA A DOMINIK PARIS

Foto: Lapresse

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