Sci alpino, è subito ‘appuntamento con la storia’ per Marco Odermatt. “Odi” ha già nel mirino Pirmin Zurbriggen!

Nei giorni scorsi Marco Odermatt ha festeggiato il proprio 25° compleanno, giusto un paio di settimane prima dell’inizio della Coppa del Mondo a Sölden, dove domenica 23 ottobre è programmato lo slalom gigante, atto inaugurale della stagione invernale 2022-23 maschile. Le donne cominceranno, invece, ventiquattro ore prima. L’annata ormai alle porte si annuncia particolarmente pregnante per lo sciatore elvetico, in quanto potrebbe già scrivere la storia della propria nazione.

Nelle cinquantasei edizioni del massimo circuito, sono ventisei gli uomini capaci di vincere almeno una Sfera di cristallo. Poco meno della metà di essi è stata in grado di ripetersi da un anno all’altro, confermando quindi con successo il proprio ruolo di numero uno assoluto. Il novero di coloro i quali hanno primeggiato in due inverni consecutivi è quindi relativamente ampio, perché raggiunge la doppia cifra. Quanti di essi, però, sono svizzeri?

La risposta è solo uno, ovvero Pirmin Zurbriggen, che di Coppe del Mondo ne ha vinte 4. Il fenomeno proveniente dal Canton Vallese, ha conquistato la sua seconda e la sua terza Sfera di cristallo rispettivamente nel 1986-87 e nel 1987-88. Quest’ultima viene peraltro ricordata molto bene anche in Italia, poiché il fuoriclasse rossocrociato ingaggiò un palpitante testa a testa con Alberto Tomba, conclusosi solo nella tappa finale di Saalbach con un doppio colpo di scena.

Gli altri nove sciatori capaci di vincere due volte consecutive la classifica generale provengono da Austria, Italia, Francia, Svezia, Stati Uniti e, nominalmente, Lussemburgo (anche se tutti sanno come Marc Girardelli fosse un austriaco esportato). Dunque, se Odermatt dovesse firmare la sua personalissima doppietta, si affiancherebbe già, almeno in questa voce, a un autentico mito dello sci svizzero qual è Zurbriggen. Va da sé che una seconda Coppa del Mondo di fila sarebbe propedeutica ad aprire una serie di scenari potenzialmente inediti nella storia della disciplina. È prematuro parlarne adesso. Il discorso è rimandato, eventualmente, a dodici mesi da oggi…

Foto: La Presse