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Sci alpino, scatta la Coppa del Mondo a Soelden! L’Italia si affida ai veterani e attende risposte dai giovani

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Con il classico appuntamento di Soelden prende il via la Coppa del Mondo di sci alpino 2022-2023. Sarà, però, un inizio di stagione diverso rispetto agli altri anni, visto che dopo i due giganti sul Rettenbach non ci sarà il classico mese di stop, ma nei weekend successivi scenderanno in pista anche i protagonisti e le protagoniste della velocità nella nuova discesa libera di Zermatt-Cervinia.

E’ anche la stagione dei Mondiali di Courchevel-Meribel, con tanti atleti che cercheranno di arrivare al picco della loro forma proprio per la rassegna iridata sulle nevi francesi. In casa Italia, però, si guarda al momento soprattutto alla Coppa del Mondo e specialmente al femminile dove ci sono alcune azzurre che possono mettere nel mirino una o più sfere di cristallo, da quelle di specialità a quella generale.

Le vittorie più importanti sono quasi arrivate tutte dalle donne negli ultimi anni, con Sofia Goggia e Federica Brignone punte di diamante, pronte a dare battaglia a Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova nella lunga corsa alla Coppa del Mondo. La bergamasca è la regina della velocità e sarà la donna da battere soprattutto in discesa, mentre la valdostana ha conquistato la coppa di superG nella passata stagione e anche in gigante potrebbe bissare la sfera di cristallo.

Goggia e Brignone, ma c’è anche una Marta Bassino pronta a riscattare una stagione passata forse un po’ sottotono rispetto alle aspettative. La piemontese ha vinto nel 2021 la coppa di gigante e vuole riprendersi il trono di miglior gigantista del mondo, ma inoltre è atleta polivalente, che è cresciuta molto anche in altre specialità, specialmente in superG, dove può togliersi altre soddisfazioni.

Il tutto senza dimenticare le sorelle Nadia e Nicol Delago, con la prima che si è messa al collo un bronzo olimpico in discesa a Pechino. Altre due carte importantissime soprattutto nella velocità, come la stessa Elena Curtoni, che sia in discesa sia in supergigante è sempre una carta da podio da giocare. Importante anche il ritorno di Laura Pirovano dopo il grave infortunio al ginocchio: servirà un po’ di tempo per ritrovare confidenza, ma il talento alla trentina non manca di certo e soprattutto l’Italia ritroverebbe una nuova polivalente.

Passando alle discipline tecniche c’è meno abbondanza rispetto alla velocità ed in particolare in gigante, dove dietro alle solite note si è mosso molto poco. Nello slalom, invece, le giovani azzurre sono chiamate ad effettuare quello salto di qualità richiesto per poter diventare competitive almeno per una Top-10. Da Martina Peterlini a Lara Della Mea, passando per Marta Rossetti ed Anita Gulli, l’Italia deve ritrovarsi tra i pali stretti dopo anni di grande buio.

Donne vincenti e con tanti risultati, mentre uomini aggrappati negli ultimi anni a pochissimi atleti ed in particolare a quel Dominik Paris che è l’assoluto punto di riferimento della velocità azzurra. L’altoatesino sarà al cancelletto di partenza con l’obiettivo di conquistare la sua prima coppa di discesa della carriera, obiettivo forse principale della stagione oltre che al Mondiale francese.

Nella velocità i giovani faticano davvero tanto ad emergere ed infatti dietro Paris ci sono ancora i veterani Christof Innerhofer e Matteo Marsaglia, oltre al 32enne Mattia Casse. Ci sarà il ritorno di Florian Schieder ormai fermo da molto tempo per un brutto infortunio al ginocchio, ma servirà tempo e pazienza per rivederlo ad alto livello.

Da Soelden scatta la stagione del gigante, dove Luca De Aliprandini è la principale carta azzurra da giocare. Il nativo di Cles punta ancora alla prima vittoria della carriera in Coppa del Mondo ed è il primo obiettivo di una stagione che lo vedrà anche difendere la medaglia d’argento ai Mondiali di Courchevel/Meribel. Proprio dal gigante arrivano anche alcuni dei migliori giovani della squadra azzurra, Filippo Della Vite e soprattutto Giovanni Franzoni, forse uno dei pochissimi polivalenti nel settore maschile, visto che può crescere molto ed ottenere risultati anche nelle prove veloci.

Giovane lo è ancora Alex Vinatzer, che si presenta al cancelletto di partenza in una stagione che deve essere quella della definitiva consacrazione. L’altoatesino è ancora nel limbo, con tante gare buone all’attivo, ma anche troppi passaggi a vuoto, anche solo da una manche all’altra. Serve quella continuità tanto ricercata negli ultimi anni per un ragazzo che è sicuramente, come talento, tra i migliori al mondo. Adesso è tempo di confermarlo.

 

FOTO: LaPresse

 

 

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