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Tennis, Lorenzo Musetti: “Sono cresciuto e mi concentro sul servizio e sui colpi di inizio gioco”

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Profeta in patria? Ci proverà Lorenzo Musetti. Il toscano, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, rivela emozioni e sensazioni alla vigilia del suo match odierno contro lo spagnolo Bernabé Zapata Miralles, sfida valida per gli ottavi di finale dell’ATP di Firenze.

Torneo di casa per lui e le motivazioni per fare bene non mancano. Un 2022 di crescita quello di Lorenzo, rappresentato perfettamente dalla sua classifica: top-30 del ranking ATP a 20 anni e con le ambizioni di scalare ancora un po’ la graduatoria.

Penso di essere cresciuto, maturato sia come persona che come giocatore. Mi sto allenando sempre bene, cercando di portare in campo quello che faccio in allenamento. Non significa che ci riesca sempre, ma l’importante è andare sotto la doccia sapendo di aver fatto del proprio meglio“, ha raccontato alla Gazzetta Musetti.

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Un percorso nel quale la vittoria di Amburgo, battendo Carlos Alcaraz in Finale, ha rappresentato una sorta di liberazione: “Un pieno di consapevolezza. Non significa che andrà sempre tutto bene e vincerai ogni partita, ma avere fiducia nel proprio percorso è fondamentale“, ha ammesso alla Rosea.

Un tennista, come anche confermato da Simone Tartarini ai microfoni di OA Sport, ancora in costruzione. Musetti ha specificato alla Gazzetta dello Sport su cosa si stia concentrando il lavoro: “Sui colpi di inizio gioco. Servizio e risposta, devo essere più offensivo. Ci abbiamo lavorato tanto e continueremo su questa linea, ma rispetto alla stagione passata ho fatto molti progressi“.

Un 2022 nel quale il carrarino vuol chiudere bene, prendendo parte alle Next Gen ATP Finals di Milano per provare a vincerle e dando un contributo in Coppa Davis nelle Finali a Malaga.

Foto: LaPresse

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