Pallavolo
Volley femminile, Ekaterina Antropova nuovo opposto dell’Italia se Paola Egonu darà l’addio?
Paola Egonu ha detto di volersi prendere una pausa dalla Nazionale, dichiarando di essere ferita per le critiche ricevute nelle ultime settimane. L’opposto ha affermato di avere bisogno di riposo e di soffrire gli attacchi, dopo che in un dialogo col suo procuratore era emerso che alcuni le avrebbero chiesto se fosse italiana. La 23enne, miglior marcatrice dei Mondiali che l’Italia ha chiuso al terzo posto, ha aggiunto che entro gennaio 2023 sapremo quale sarà il suo futuro in azzurro. La prossima stagione proporrà Nations League, Europei e il torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Se Paola Egonu darà davvero l’addio alla Nazionale, quale sarà l’opposto titolare dell’Italia? La sua seconda è attualmente Sylvia Nwakalor, che abbiamo visto in alcuni incontri della Nations League e nel match contro il Kenya durante la rassegna iridata. Indubbiamente una buona giocatrice con dei lampi interessanti, brava con la casacca di Firenze ma ancora tutta da valutare sul lungo periodo in un contesto internazionale. In questo frangente è inevitabile pensare a Ekaterina Antropova, il cui talento è già sbocciato in maniera impetuosa e i cui margini di miglioramento sembrano enormi.
La classe 2003 (ha dunque quattro anni e tre mesi in meno rispetto a Egonu) è attualmente tesserata per Scandicci e nell’ultima stagione ha fatto la differenza quando ha avuto la possibilità di giocare, mettendo a segno 354 punti nelle sue 26 apparizioni in campo in Serie A1. La compagine toscana raggiunse la semifinale scudetto impensierendo Conegliano e vinse la Challenge Cup, la terza competizione europea per importanza. Antropova è un opposto di razza, capace di variare i colpi coniugando potenza, precisione e grande altezza nel salto.
Inoltra è un’attaccante completa, che ha anche giocato da schiacciatrice e può adattarsi offrendo valide alternative. C’è però un aspetto cruciale da tenere in seria considerazione. Ekaterina Antropova è nel pieno di un percorso atto a ottenere il riconoscimento della nazionalità italiana dei propri diritti sportivi. È previsto un appello presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (Cas), organo autonomo riconosciuto dal CIO a cui vengono affidate le controversie giuridiche, regolamentari e finanziarie in materia di sport.
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L’atleta è seguita dal legale Massimo della Rosa e dallo staff dell’agenzia Gold Sport che la rappresenta. Si tratta a tutti gli effetti di una battaglia legale, dopo che nella passata stagione la CEV aveva tramutato la nazionalità sportiva dell’atleta da italiana a russa, nonostante le dichiarazioni scritte da parte della Federazione Russa, secondo cui la ragazza non fosse mai stata tesserata in Russia. Ci vorrà verosimilmente un anno per avere un responso, anche se c’è un cauto ottimismo sul fatto che la vicenda possa concludersi favorevolmente. La stagione che sta per iniziare sarà molto importante per la bomber nata in Islanda: se dimostrerà in maniera continuativa di avere mezzi importanti allora non le sarà precluso nessun traguardo.
Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi