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Volley femminile, l’errore che l’Italia non deve commettere contro la Cina

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Vittoria nei quarti di finale di Nations League, vittoria nella sfida che valeva il primo posto nel secondo girone del Mondiale due giorni fa: l’errore  letale che l’Italia potrebbe commettere nella sfida contro la Cina domani nei quarti di finale della rassegna iridata è quello di pensare di essere più forte e di avere già in tasca l’accesso alle semifinali.

La Cina è una squadra che ha sicuramente dei limiti, con individualità di spicco ma che non può raggiungere la cifra tecnica complessiva che esprime la Nazionale azzurra. Nonostante questo è squadra pericolosa, soprattutto se riesce ad acquisire fiducia. Importante, dunque, sarà per le azzurre mettere subito le cose in chiaro, far capire alle rivali che in tre giorni non è cambiato nulla, in uno sport, soprattutto al femminile, in cui la seconda o terza sfida ravvicinata può permettere a chi ha perso la prima di imparare dai propri errori e magari di trovare la chiave giusta per ribaltare la situazione rispetto al match precedente.

In questo l’elemento forse più importante sarà il muro perché le cinesi hanno dimostrato di non possedere tante soluzioni in attacco: se il muro azzurro, come accadde ad Ankara a luglio e come è accaduto sabato scorso, riuscirà a limitare le giocatrici cinesi tutto potrebbe diventare più semplice per Egonu e compagne, se invece lascerà qualche varco alle rivali la situazione potrebbe complicarsi.

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Fondamentale anche la crescita di Egonu che, proprio contro le cinesi, ha alzato il ritmo, limitando gli errori (5 in attacco contro i 12 commessi contro il Brasile) che avevano minato il terreno delle azzurre nella prima parte del Mondiale e che, se limitati, possono dare alle azzurre un impulso in più nella fase decisiva del torneo.

Foto Fivb

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