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Volley femminile, Mondiali 2022. Serbia e USA: ancora una finale in palio un anno dopo Tokyo

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Ancora loro, Serbia e Stati Uniti a giocarsi una finale. Un anno fa a Tokyo la squadra di Karch Kiraly vinse 3-0 e si aprì la strada per l’oro olimpico, oggi a Gliwice in palio c’è la finale mondiale e questa sfida sfugge ad ogni pronostico. Difficile prendere come riferimento la partita del primo turno con la netta vittoria delle serbe contro una squadra USA senza alcune titolari e apparentemente poco interessata al match. Oggi sarà partita vera su tutti i fronti e si preannuncia un bello spettacolo per gli spettatori neutrali.

Da una parte c’è la Serbia che ieri sera ha salvato la pelle contro la Polonia vincendo ai vantaggi nel tie break una partita che sembrava incanalata sui giusti binari per la squadra di Santarelli e che invece si è complicata maledettamente da metà del quarto set in poi. Il gioco spumeggiante di alcune sfide dei primi due turni si è visto solo a tratti e qualche lacuna della squadra serba, soprattutto dal punto di vista fisico è venuto a galla. L’impressione è che la formazione di Santarelli possa soffrire le partite che si allungano e dunque l’obiettivo degli USA potrebbe essere proprio quello di non mollare anche dopo una buona partenza di Boskovic e compagne.

Boskovic è ancora in grado di fare la differenza, lo ha dimostrato finora e anche ieri sera ma le prestazioni di squadra della formazione serba avevano impressionato maggiormente nella prima fase (esclusa la sfida con la Bulgaria) e la sensazione è che ci sia qualcosa che scricchiola nei delicati meccanismi della squadra di Santarelli che resta comunque la più forte assieme all’Italia per quanto mostrato finora.

Chi invece sembra aver cambiato marcia decisamente dopo una prima fase a corrente alternata sono gli Stati Uniti. La prestazione vincente di ieri contro la Turchia (unico 3-0 dei quarti di finale) ha sicuramente galvanizzato un ambiente che ha bisogno di certezze, che partiva un po’ al buio dopo le scelte coraggiose di Kiraly alla vigilia di rinunciare a qualche campionessa non al meglio per puntare su un gruppo più fresco atleticamente che ancora una volta ha risposto presente arrivando nella top 4.

Frantti, Drews e Robinson, le tre attaccanti di palla alta a stelle e strisce, avranno il compito di ribattere colpo su colpo a Boskovic. Lo scorso anno a Tokyo le statunitensi seppero con una gara di grande sacrificio ma allo stesso tempo con grande esplosività atletica, mettere la museruola all’attaccante più pericolosa della formazione avversaria e, di conseguenza, a dominare l’incontro. Kiraly sa bene come preparare questa gara e dal punto di vista della brillantezza atletica ancora una volta gli Stati Uniti partono col vantaggio di aver giocato ieri una partita più breve e con quasi cinque ore di riposo in più. Un dettaglio che potrebbe fare la differenza soprattutto se si andrà oltre i tre set.

Foto Fivb

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