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Atletica, Marcell Jacobs definisce le date del 2023. “Mai più allenamenti a torso nudo. Kerley? Parla tanto…”
La stagione di atletica per Marcell Jacobs si è conclusa, con l’azzurro che adesso può riposarsi e caricare le energie in vista del prossimo anno dove di certo non mancano impegni rilevanti come gli Europei indoor di Istanbul, citato solo a titolo esemplificativo. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il Campione Olimpico in carica nei 100 metri si è proiettato per l’appunto verso la nuova stagione.
Ecco i tratti salienti della sua intervista: “Esordirò a Lodz, in Polonia , o a Val de Reuil, in Francia (entrambe in programma sabato 4 febbraio, ndr); poi, prima degli Europei indoor di Istanbul, ci saranno altri due o tre meeting compresi gli Assoluti di Ancona, non vedo l’ora“.
Prosegue Jacobs, tornando sulla questione infortuni: “Nella stagione all’aperto andrò a caccia di tappe di Diamond League, senza però rischiare: negli ultimi due anni a maggio mi sono infortunato, non dovrà più succedere. In generale adesso sono attento a tutti i dettagli, per esempio non mi allenerò più a torso nudo se non in estate, anche un colpo di freddo può essere fastidioso“.
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Oltre, però, alle prestazioni e ai risultati individuali, Jacobs vuole confermarsi anche con la staffetta 4×100, e bisognerà lavorare sodo per conquistare la qualificazione ai Mondiali di Budapest (servirà piazzarsi tra le prime otto posizioni nel ranking): “Io sono a disposizione, come sempre, ma sarà necessario creare delle occasioni e per ora non ho sentito nessuno, ho solo incontrato Patta e Melluzzo lo scorso settembre a Caorle. In ogni caso, l’obiettivo è replicare quanto fatto a Tokyo“.
Infine, un commento rilasciato dal velocista azzurro sul rivale Fred Kerley, opinione chiara al riguardo, e sugli altri velocisti che dovrà affrontare nelle prossime sfide: “Kerley parla tanto, ma è stato argento olimpico alle mie spalle e ha vinto i Mondiali in mia assenza, perlopiù rischiando. Marvin Bracy mi è stato davanti nelle indoor ma non oltre 30 metri, Trayvon Bromell è forte ma quando conta non sempre c’è, Christian Coleman non è più quello dei giorni migliori. Piuttosto terrei d’occhio il botswano Letsile Tebogo, primatista del mondo tra gli junior, e il giamaicano Oblique Seville, l’unico ad avermi battuto in qualche modo nel 2022, perché ero infortunato. Ora però sto bene, quando si ricomincia si è sempre senza dolori“.
Foto: FIDAL COLOMBO/FIDAL