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ATP Finals 2022, Novak Djokovic vince la maratona contro Medvedev e approda in semifinale da imbattuto

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Con le unghie e con i denti. Novak Djokovic ha concluso da imbattuto nel Gruppo Rosso delle ATP Finals 2022. Al Pala Alpitour di Torino non era in ballo la qualificazione e neanche il primato che il n.8 del mondo era già sicuro di avere. Tuttavia, Djokovic si è voluto prendere questo terzo successo contro il russo Daniil Medvedev (n.5 ATP), già eliminato, senza stare troppo a pensare che domani dovrà disputare la semifinale contro l’americano Taylor Fritz. Ne è venuta fuori una sfida di oltre tre ore di gioco (3 ore e 9 minuti) conclusa dall’asso nativo di Belgrado con lo score di 6-3 6-7 (5) 7-6 (2).

Una prestazione di grande cuore e caparbietà di Nole che con questo risultato approda al penultimo atto, centrando la 44ma vittoria della carriera (singolo match) del Master. Roger Federer è ancora lontano con i suoi 59 sigilli, ma Nole è pronto a pareggiare i conti con l’elvetico in fatto di trionfi finali (6).

PRIMO SET – Inizio all’insegna della lotta e degli scambi di una qualsivoglia lunghezza tra i due. Modo di giocare speculare e palle break che si presentano per entrambi nel sesto e nel settimo game, ma è Nole a essere il più concreto con alcuni colpi della “Casa” nell’ottavo. Con grande profondità e aggressività, il serbo non trema al servizio e la seconda opportunità è quella buona per far calare il sipario sul 6-3.

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SECONDO SET – Il campione nativo di Belgrado tenta di creare lo strappo decisivo nel terzo e nel nono gioco, ma Medvedev fa ricorso al servizio per annullare queste chance. Il rendimento del tennis del russo sale e nel decimo gioco è lui ad avere tre set-point che Nole con grande caparbietà salva. Non è al meglio il serbo e il Medical Time Out funge per tirare un po’ il fiato. Scambi logoranti che nel tie-break sorridono al vincitore degli US Open 2021 sullo score di 7-5.

TERZO SET – Accade di tutto in una partita assai ingarbugliata. Djokovic manifesta problemi fisici e stanchezza e, di scambio in scambio, fatica a muoversi. Il russo però non ne approfitta ed è lui a rischiare di subire il break nell’ottavo game. In questa altalena di emozioni il serbo, in un nono gioco infinito, cede il proprio turno al servizio, ma poco dopo ottiene il contro-break quando pochi pensavano potesse farlo. Si decide tutto al tie-break e la classe del balcanico si vede in ogni scambio. Con un dritto lungolinea micidiale, Novak si lascia andare a un urlo liberatorio e archivia la pratica sul 7-2.

STATISTICHE – Dando uno sguardo ai numeri tanti gli ace messi a segno da Medvedev (16), ma i 9 di Djokovic non sono certo pochi. Il nativo di Belgrado ha fatto la differenza con un tennis più propositivo, come i 53 vincenti stanno a certificare, a fronte di 43 errori non forzati. 47/35 è stato il rapporto winners/gratuiti del russo.

Foto: LaPresse

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