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ATP Finals 2022: tra Novak Djokovic e la sesta c’è Casper Ruud. Una finale “italiana”

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Manca soltanto una partita, quella più importante, alla conclusione delle ATP Finals 2022 al Pala Alpitour di Torino, che per la seconda volta ospita il torneo tra i migliori otto dell’anno e che lo farà fino al 2025. Novak Djokovic sfida Casper Ruud: Serbia contro Norvegia, in un confronto che ha però tutto, stranamente, di italiano.

Non è uno scherzo, ma è la realtà dei fatti che si incontra quando la voce “precedenti” salta agli occhi. Tutte le tre partite che hanno giocato i due tra di loro si sono infatti disputate nel nostro Paese. In particolare, per due volte Djokovic-Ruud è stata semifinale al Foro Italico di Roma, nel 2020 e nel 2022, mentre nel 2021 lo scontro è arrivato a livello di round robin proprio a Torino. In tutti i casi ha vinto Djokovic, cedendo al massimo otto giochi.

In caso di vittoria di Ruud, si tratterebbe del secondo successo consecutivo di un giocatore che ha perso un confronto nel girone eliminatorio, mentre qualora fosse il serbo a trionfare sarebbe invece un ritorno al 2020, quando fu il russo Daniil Medvedev a vincere senz’aver lasciato per strada incontri.

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Era dai tempi di Stefan Edberg che non c’era uno scandinavo in finale: lo svedese vinse nel 1989 e perse nel 1990. Prima di lui erano stati solo svedesi a portare in alto l’onore scandinavo nell’ex Masters, con Bjorn Borg prima e Mats Wilander poi protagonisti in questo senso, anche se solo l’Orso vinse due edizioni.

Djokovic, invece, è alla ricerca di una sesta vittoria che lo porterebbe a eguagliare Roger Federer nel novero dei maggiori arraffatori di successi. Nondimeno, diventerebbe anche il più anziano trionfatore dell’ultimo atto delle Finals. Sarebbe poi il suo terzo luogo vincente in carriera, dato che nel 2008 vinse a Shanghai e tra 2012 e 2015 si impose a Londra; situazione simile a quella dello svizzero, che oltre alle città cinese e britannica aggiunse la particolare Houston.

Il campione di Wimbledon in carica è già sicuro di chiudere l’anno al numero 5 del mondo, mentre per quel che riguarda Ruud c’è la possibilità di salire al numero 2 scalzando Rafael Nadal, cioè l’unico capace di batterlo a Torino (benché in situazione di classifica ormai ghiacciata per l’uno e per l’altro).

In termini di favori del pronostico, Djokovic è il favorito d’obbligo, per tutte le ragioni che si possono elencare. Nel torneo, però, non sempre è apparso centrato, soprattutto andando avanti. Al contrario, la semifinale ha mostrato un Ruud in gran forma, al netto di una versione piuttosto dimessa del russo Andrey Rublev. Questo darebbe adito a possibilità di una bella lotta. Certo, non si può non rimarcare una questione: contro Djokovic, Nadal e Federer il norvegese non ha mai vinto neppure un set. Riuscirà a portarne a casa due per quello che sarebbe il trofeo più importante della carriera?

Foto: LaPresse

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