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ATP Parigi-Bercy 2022, impresa di Holger Rune: il danese batte Djokovic e conquista il titolo!

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Holger Rune è il re del Masters 1000 di Parigi-Bercy 2022. Sul cemento indoor francese il danese (n.18 del ranking) sconfigge incredibilmente Novak Djokovic (testa di serie n.6) per 3-6 6-3 7-5 in due ore e 34 minuti di gioco e conquista il titolo. Grandissima prestazione del classe 2003, che ha saputo reagire alla grandissima dopo il primo set perso. Per il nativo di Copenaghen si tratta del primo trionfo in un torneo di questa importanza, il terzo totale nel circuito ATP. Con questo successo Rune si è guadagnato il ruolo di prima riserva per le ATP Finals di Torino. Da lunedì il danese sarà il nuovo numero 10 al mondo. 

Dopo un inizio abbastanza tranquillo, arriva la prima svolta della partita: Djokovic sale sul 15-30 sul servizio di Rune grazie a un suo buon rovescio lungolinea, poi il classe 2003 commette due doppi falli di fila e cede il servizio (3-1). Costretto a inseguire, il nativo di Copenaghen prova a restare agganciato al suo avversario con dei buoni turni di servizio, ma non riesce a trovare le contromisure in risposta e, in seguito a un suo recupero di rovescio che finisce out, Djokovic conquista il primo set per 6-3. 

Nel secondo parziale si comincia subito con un game tiratissimo: si va tre volte in parità sul 40-40 e alla fine Rune riesce a tenere il servizio senza concedere palle break. Caricato dal game appena vinto, il danese alza il suo livello di gioco in risposta e, dopo due brutti errori del serbo (prima con il dritto in avanzamento e poi con un dritto in corridoio), si prende il break, salendo così sul 2-0. Il numero 18 al mondo conferma il break nel game successivo grazie soprattutto al servizio, poi Djokovic si sblocca ma non riesce a ritrovare la parità. Si arriva così sul 5-3, e qui Rune non trema: il danese si porta velocemente sul 40-0 e successivamente si aggiudica il secondo set dopo un errore del suo avversario. 

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In apertura di terzo set si prosegue on serve fino al 2-1, poi Djokovic si procura tre palle del 3-1 consecutive (0-40) e in seguito all’ennesimo doppio fallo di Rune (sul 15-40) conquista il break. Nonostante lo svantaggio, Rune non si arrende e nel gioco successivo arriva prima ai vantaggi e subito dopo a palla break. A questo punto il danese trova un bellissimo passante incrociato di dritto e torna pienamente in partita (3-2). La tensione sale e il nativo di Copenaghen tiene il servizio successivo, agguantando la parità, poi senza altre palle break si giunge sul 5-4 per Djokovic. Con tantissima pressione addosso il classe 2003 sale sul 5-5 senza grossi problemi e subito dopo succede l’incredibile: il danese arriva a un punto dal 5-6 recuperando dal 30-0 e successivamente si prende il break in seguito a un errore di dritto del suo avversario. Con le spalle al muro Djokovic tenta in extremis di portare la partita almeno al tie-break, si procura sei palle del controbreak, ma le spreca tutte e alla fine Rune, al secondo match point, conquista incredibilmente il titolo con il 7-5 finale. Per il danese si conclude dunque al meglio una settimana pazzesca, in cui sono arrivate cinque vittorie di fila contro giocatori presenti in top 10 (Hurkcaz, Rublev, Alcaraz, Aliassime e, appunto, Djokovic).

Per quanto riguarda le statistiche del match, il conto dei vincenti-errori non forzati di Rune è di 42-20 (contro i 36-13 di Djokovic). Il danese chiude l’incontro con peggiori percentuali al servizio (71% con la prima e 48% con la seconda contro l’82%-45% del suo avversario) e anche con meno punti totali (92 contro 97), ma vince soprattutto grazie alla grandissima lucidità sulle palle break a proprio favore (3/3 convertite contro le due convertite da Djokovic sulle 12 occasioni totali).

Foto: LaPresse

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