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Basket, Giovanni Petrucci: “L’Italia è stata lasciata sola, elemosiniamo giocatori”. Pozzecco: “Non sento solidarietà”
L’Italia si sta preparando per affrontare la Spagna nelle qualificazioni ai Mondiali 2023 di basket. L’appuntamento è per venerdì 11 novembre (ore 21.00) alla Vitifrigo Arena di Pesaro, dove gli azzurri cercheranno il colpaccio contro la solida compagine iberica. Gli azzurri proveranno a dare il seguito ai successi ottenuti nei mesi passati contro Ucraina e Georgia, in modo da avvicinarsi in maniera importante alla prossima rassegna iridata.
Giovanni Petrucci, Presidente della Federbasket Italiana, si è lasciato andare durante la conferenza stampa della vigilia: “Pesaro non tradisce mai e a questa città io sono molto legato. A Pesaro verranno a tifare Italia anche il presidente del CONI Giovanni Malagò e il ministro dello Sport Andrea Abodi, da sempre amici della pallacanestro e degli Azzurri. Non posso però non lamentare il fatto che questa Nazionale è stata lasciata sola. Mai una telefonata da un presidente, mai una chiamata di un allenatore a Pozzecco. Domani scenderanno in campo tanti validi giocatori ma tanti altri non ci hanno potuto raggiungere. Dove sta scritto che un ente privato deve contare più di una Federazione internazionale? Succede solo nel basket“.
Il numero 1 della pallacanestro tricolore ha proseguito: “Ho parlato con Giuseppe Manfredi, presidente della pallavolo, le loro Nazionali dispongono di tanti mesi di raduno mentre noi dobbiamo elemosinare per avere qualche giorno in più. Scariolo è stato cortese a mandarci Nico Mannion con un giorno di anticipo ma ribadisco che dalla prossima convocazione saranno chiamati tutti i migliori giocatori dal primo giorno di raduno, senza alcuna eccezione. Noi andiamo avanti per la nostra strada ma questa situazione non potrà andare avanti ancora a lungo perché la Nazionale è stata lasciata sola, Pozzecco anche“.
Il CT Gianmarco Pozzecco non si è tirato indietro e ha evidenziato i problemi del momento: “Ringrazio il presidente Petrucci, perché affidandomi la panchina della Nazionale mi ha permesso di vivere i momenti più emozionanti della mia carriera. All’EuroBasket avevo in mano una squadra capace di emozionare e per esperienza so che per trasmettere emozioni devi essere tu il primo a essere emozionato. Il presidente protegge me, io proteggo i miei giocatori: non tollero che molti di loro vivano nell’incertezza, che siano costretti a fare scelte che non competono loro. Ricordo a tutti che Achille Polonara durante l’Europeo ha scelto di rimanere in raduno rinunciando ad assistere alla nascita di suo figlio, solo ed esclusivamente per un senso di fratellanza che si era creato all’interno della squadra. Pretendo rispetto per i giocatori, non solo quelli della Nazionale, che per me rimangono la componente migliore del movimento. Giocare una finestra in questo periodo è molto complicato, se poi non avvertiamo la solidarietà della pallacanestro italiana è inevitabile che ci sentiamo soli“.
Credit: Ciamillo