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Basket, Italia-Spagna: le Furie Rosse ai raggi X e come è cambiata la rosa rispetto agli Europei

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Italia contro Spagna, la grande classica: 39 anni fa fu finale europea, e lo fu anche 23 anni fa. Di tempo ne è passato, tutti i protagonisti sono cambiati, ma quella che non si modifica è l’attesa che ogni volta genera questo confronto di due scuole cestistiche che, a livello continentale, hanno segnato e segnano tuttora un’epoca. Andiamo qui a scoprire gli uomini di Sergio Scariolo per Pesaro.

Questi i 16 che si contendono 12 posti per la Vitifrigo Arena:

Francis Alonso (Bilbao Basket)
Jonathan Barreiro (Unicaja Malaga)
Ferran Bassas (Gran Canaria)
Dario Brizuela (Unicaja Malaga)
Pep Busquets (Joventut Badalona)
Alberto Diaz (Unicaja Malaga)
Jaime Fernandez (Tenerife)
Ruben Guerrero (Obradoiro)
Juan Nunez (Ratiopharm Ulm)
Joel Parra (Joventut Badalona)
Sebas Saiz (Alvark Tokyo)
Miquel Salvó (Gran Canaria)
Yankuba Sima (Umana Reyer Venezia)
Edgar Vicedo (Obradoiro)
Eric Vila (Girona)
Santi Yusta (Casademont Zaragoza)

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Di questi 16, sono solo cinque quelli rimasti delle Furie Rosse rispetto agli Europei. Nella rassegna continentale colui che ha fatto vedere molto è stato indubbiamente Alberto Diaz, chiamato spesso in causa per tirare da tre e in grado di rispondere con il 40% in termini percentuali. Importante anche l’apporto di Dario Brizuela, uno degli uomini chiave dell’Unicaja Malaga assieme a Diaz: per lui, più dei 18 punti contro il Montenegro, contano i 14 contro la Finlandia, in un quarto di finale che gli iberici stavano perdendo nettamente nei primi due quarti.

Del gruppo continentale torna anche Jaime Pradilla, molto importante nella prima fase per poi calare sia in termini di rendimento che per minutaggio. A Valencia ricopre un ruolo da riserva, il che fa pensare che non avrà tanto spazio nemmeno in questa fattispecie. Più fortuna potrebbe averla Jaime Fernandez, che sta tenendosi discretamente a galla a Tenerife in un roster molto competitivo. Infine, c’è anche Sebas Saiz, ed il suo è il caso più particolare, visto che gioca addirittura in Giappone non avendo trovato spazio, forse in maniera poco comprensibile, in Spagna.

C’è anche un giocatore che l’Italia conosce bene, ed è Yankuba Sima, centro di Venezia che, però, alla Reyer fa sostanzialmente il cambio di tutti, siano essi Mitchell Watt o Amedeo Tessitori (che qui ritrova da avversario). Dell’Unicaja c’è anche Jonathan Barreiro, meno importante però del duo Brizuela-Diaz. Dal Gran Canaria arriva l’importante Miquel Salvó, ala che i suoi buoni 18 minuti di media li trova spesso e volentieri.

Da non sottovalutare Joel Parra di Badalona, che dei due chiamati dal club catalano è quello di maggiore prospettiva attuale: sono variegate le responsabilità di quest’ala nella formazione neroverde del luogo dove trent’anni fa il Dream Team si fece ammirare dal mondo. Sotto canestro c’è Ruben Guerrero come candidato principale a tenere il passo dei centri azzurri, visto che sta facendo buone cose all’Obradoiro.

Credit: Ciamillo

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