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Calcio, Giovanni Malagò: “Rinuncia alla fascia? Un clamoroso autogoal, non porta consenso né una buona immagine”

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Con l’inizio dei Mondiali di calcio 2022 in Qatar la speranza era che, finalmente, si lasciasse parlare il campo mettendo a tacere tutte le polemiche sorte riguardo all’organizzazione, senz’altro discutibile ma che ha quasi messo in ombra l’aspetto puramente calcistico.

Tuttavia, i recenti avvenimenti non hanno di certo placato le polemiche, anzi: basti pensare alla decisione da parte della FIFA di vietare l’utilizzo della fascia da capitano One Love, contro ogni tipo di discriminazione; i capitani che avrebbero indossato la suddetta fascia sarebbero andati incontro a un’ammonizione, da qui il dietrofront delle Nazionali.

Una simile decisione non può che scatenare polemiche, le ennesime per questa edizione dei Mondiali, ma rappresenta purtroppo la triste realtà dei fatti. Secondo Giovanni Malagò, si tratta di un autogoal fatto dalle Nazionali, non trovando il senso nel dover barattare una cosa per un’altra con un tema così importante come la tutela dei diritti umani.

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Di seguito, il commento (riportato da ANSA) di Malagò su quanto accaduto ai Mondiali in Qatar: “Rinuncia a indossare la fascia One Love? Credo sia stato un autogoal clamoroso. Non capisco come non abbiano fatto a pesare un simile atteggiamento in termini di difesa dei diritti umani. Non è di certo una cosa che porta consenso, né una buona immagine“.

Foto: LaPresse

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