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Calcio: gli USA supportano le proteste, l’Iran chiede l’esclusione dai Mondiali

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I Mondiali di calcio di Qatar 2022 saranno senza dubbio ricordati come uno degli eventi sportivi più polarizzanti della storia dell’umanità. Alle polemiche che accompagnano la manifestazione dal giorno dell’assegnazione, si è aggiunto un ulteriore episodio di grande tensione.

Com’è noto, l’Iran sta vivendo un momento molto delicato della propria storia: in tutto il paese scoppia la rivolta verso il regime degli ayatollah che, sentendosi evidentemente minacciato, sta cercando di reprimere in ogni modo possibile il moto popolare che agisce secondo il mantra: “Donna, vita, libertà”.

Tante bandiere, maglie e striscioni con queste tre parole sono state viste negli stadi del Qatar, dove inoltre i giocatori della nazionale hanno deciso di non cantare l’inno all’esordio. Sui canali social della Nazionale statunitense è apparsa un’immagine che le istituzioni iraniane hanno inevitabilmente interpretato come un affronto: nel calendario del girone B, la bandiera dell’Iran appariva infatti senza il simbolo della repubblica islamica al suo interno.

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La federazione calcistica USA ha confermato che la scelta era stata fatta per sostenere la protesta e che non era stata coordinata con le istituzioni governative. La risposta iraniana non si è fatta attendere: tramite il media Tasnim, sostanzialmente un’agenzia di stato, è stato fatto trapelare questo comunicato: “Gli Stati Uniti violano gli statuti della Fifa pubblicando un’immagine distorta della bandiera iraniana. La sezione 13 del regolamento spiega che dovrebbe essere comminata una sanzione di 10 partite”.

La partita tra USA ed Iran è in programma per domani alle ore 20.00 e sarà assolutamente decisiva per le sorti del girone B e dunque per determinare chi passerà alla fase ad eliminazione diretta. La tensione è estremamente alta e c’è attesa per vedere se ci sarà una risposta in merito da parte della FIFA.

Foto: LaPresse

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