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Calcio
Calcio, Mondiali 2022: bandiera anti-Kosovo nello spogliatoio della Serbia, la federazione chiede sanzioni
Continuano le polemiche intorno ai Mondiali di Qatar 2022. Stavolta però non c’entra il paese ospitante ed il suo difficile rapporto coi diritti universali, bensì quanto accaduto nello spogliatoio della Serbia prima del match d’esordio contro il Brasile.
Delle immagini hanno infatti rilevato la presenza di una bandiera, appesa tra le maglie (probabilmente) di Andrija Zivković e Miloš Veljković, che raffigura la bandiera serba all’interno dei confini del Kosovo ed una scritta che in italiano potrebbe essere tradotta con “nessuna resa”.
Di seguito l’immagine in questione:
No politics? @FIFAWorldCup bans European teams having #OneLove human rights armbands, yet Serbian team’s locker room adorned with the map of Kosovo, with superimposed Serbian flag & a call “No Surrender”. Kosovo is an equal member of @FIFAcom folks. Obscene. #WorldcupQatar2022 pic.twitter.com/ohpGZSgoeQ
— Petrit Selimi (@Petrit) November 24, 2022
Un messaggio chiaro e brutale, che riporta alla mente memorie di guerra e sofferenza. Va ricordato come la Serbia non riconosca il Kosovo come uno stato indipendente, bensì lo consideri sostanzialmente una regione del proprio paese. La stessa bandiera è stata vista anche in mano a molti tifosi presenti al Lusail Iconic Stadium.
La federazione calcistica kosovara ha immediatamente chiesto sanzioni alla FIFA, ricordando anche quanto accaduto in passato con Xherdan Shaqiri e Granit Xhaka. I due giocatori, svizzeri ma con chiare origini kosovare, furono puniti per aver esultato mimando l’aquila bicefala proprio contro la Serbia, un simbolo che richiama alle radici albanesi del loro luogo di nascita.
Ora la palla è dunque nel campo della FIFA, che dovrà anche riflettere rapidamente sul da farsi, considerando che tra soli sei giorni ci sarà proprio Svizzera-Serbia, sorteggiate nuovamente nello stesso girone.
Foto: LaPresse