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Ciclismo, Cordiano Dagnoni: “La bicicletta era la sua vita. La scomparsa di Davide Rebellin ci ferisce profondamente”

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La scomparsa di Davide Rebellin ha sconvolto il mondo del ciclismo e dello sport italiano. A 51 anni si è spenta una delle stelle della bicicletta al tricolore, travolto mentre si stava allenando da un camion.

Sull’accaduto ha voluto esprimere il proprio cordoglio Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione:

“La scomparsa di Davide  ci ferisce profondamente per ben due motivi. Prima di tutto perché una tragica notizia vede coinvolto ancora una volta un ciclista. Pur non conoscendo ancora bene le dinamiche dell’incidente, è evidente che ancora molto bisogna fare in questo Paese riguardo la cultura del rispetto. Ci tengo a sottolineare che il nostro sport vive sulla strada, soprattutto in occasione degli allenamenti. E’ da tempo che la Federazione sollecita le Istituzioni ad intervenire con provvedimenti adeguati.

Poi perché tocca un componente della nostra grande famiglia, che ci ha entusiasmato con le sue imprese e che ha corso nel gruppo fino ad un mese fa. La bicicletta era la sua vita, anche adesso che aveva deciso di smettere, ed è un destino beffardo quello che l’ha travolto.

Il mio pensiero va, in questo momento, ai suoi cari, ai quali rivolgo un commosso abbraccio a nome mio personale, di tutto il CF, e della grande famiglia del ciclismo”.

Foto LiveMedia/Luca Tedeschi

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