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Coppa Davis 2023, Italia wild card e subito nella fase a gironi delle Finali: un vantaggio, ma il problema degli infortuni…

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Si guarda in prospettiva. L’Italtennis ha concluso la sua stagione con la semifinale di Coppa Davis 2022. Il penultimo atto di Malaga (Spagna) contro il Canada ha lasciato non poco amaro in bocca per la sua evoluzione. La vittoria straordinaria di Lorenzo Sonego contro Denis Shapovalov, nel primo singolare, aveva fatto sperare in una nuova impresa dopo quanto accaduto nei quarti contro gli USA.

Sfortunatamente le sconfitte di Lorenzo Musetti contro un Felix Auger-Aliassime in palla e del doppio “improvvisato” formato da Matteo Berrettini non al meglio e da Fabio Fognini contro Auger-Aliassime e Vasek Pospisil ci ha fatto svegliare dal bel sogno.

Che cosa ci si porta dall’esperienza 2022? Un gruppo molto coeso che ha saputo far fronte alla questione emergenziale dettata dai tanti infortuni, andando oltre i propri limiti, ma nello stesso tempo una riflessione va fatta in vista dell’anno venturo.

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L’Italia avrà una chance: l’organizzazione della Davis, infatti, ha invitato la formazione tricolore e la Spagna attraverso una wild card alla fase a gironi delle Finali. Tradotto: niente antipatico turno preliminare nel mese di febbraio e presenza a Bologna dall’11 settembre per centrare la qualificazione alle Finals di Malaga come quest’anno.

Una possibilità perché si potrà programmare meglio il tutto e ci si risparmierà un passaggio molto fastidioso, post Australian Open. Tuttavia, Volandri dovrà valutare alcuni aspetti critici. In primis il doppio: sia nel 2021 che quest’anno ci si è trovati ad affrontare il match decisivo con improvvisazione a causa dei problemi fisici di Simone Bolelli. L’emiliano è classe ’85 e non si può non considerare che il ritmo vorticoso con cui si affrontano i match in questo format debba far pensare a delle alternative credibili.

Il coinvolgimento di Andrea Vavassori, che bene ha fatto in stagione con Sonego, potrebbe essere una soluzione efficace per avere un’ulteriore sicurezza quando conta. Chiaramente, poi, tanto passerà dalla condizione atletica dei primattori, Jannik Sinner e Berrettini. Ci si augura che entrambi abbiano meno contrattempi di natura fisica e possano dare quel che serve alla squadra quando servirà. Tuttavia, il capitano non potrà non considerare eventuali piani B e C che siano sufficientemente affidabili e non un “colpo di teatro”.

Foto: LaPresse

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