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Coppa Davis, Filippo Volandri: “Jannik Sinner tiene alla maglia azzurra, lavoreremo per un doppio con lui e Matteo Berrettini”

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Questo percorso alla rincorsa della Davis è un progetto a lungo termine, abbiamo appena cominciato“. In questo modo si è pronunciato Filippo Volandri, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, parlando della Coppa Davis. Le Finali di Malaga di quest’anno hanno visto il primo trionfo della storia del Canada e la selezione del Bel Paese si è dovuta arrendere al penultimo atto proprio alla formazione nordamericana e qualche contrarietà tra gli appassionati e gli addetti ai lavori è emersa in merito alle scelte del capitano non giocatore azzurro.

L’impiego di Matteo Berrettini, lontano dalla miglior condizione, con Fabio Fognini in doppio non ha convinto e alcuni, tra cui Adriano Panatta, sono rimasti sorpresi da questa decisione: “La scelta di far giocare Matteo con Fabio è stata dettata dall’infortunio di Simone (Bolelli ndr), uno che io mi porterei in squadra fino a cinquant’anni e che nei quarti a mio avviso è stato il migliore in campo. Anche in questo caso ho sentito dire che avrei fatto giocare Matteo per un capriccio, ma solo un folle dividerebbe Bolelli e Fognini dopo che erano anche galvanizzati dalla vittoria decisiva contro gli USA“, le parole del tecnico toscano.

Doppio che, in questo format è importante, al pari chiaramente dei primattori in singolare, ovvero il menzionato Berrettini e Jannik Sinner, con l’altoatesino assente per l’ennesimo problema fisico della stagione. Legato a ciò, Volandri ha voluto rispondere al fatto che alcuni abbiano fatto pesare l’assenza di Sinner a Malaga, contrariamente al romano: “Mi è dispiaciuto sentire critiche nei suoi confronti. Ho parlato a lungo con Vagnozzi e il futuro azzurro di Sinner non è in discussione. Jannik si è messo a disposizione a febbraio nel preliminare nonostante stesse vivendo un periodo molto difficile. Aveva lasciato lo storico tecnico e aveva tutti gli occhi addosso. A Bologna si è unito subito dopo la dolorosa sconfitta con Alcaraz a New York. Dire che non è attaccato alla maglia azzurra è davvero ingeneroso“.

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E alla Gazzetta, il capitano dell’Italtennis ha rivelato i piani in ottica futura per il doppio: “Si potrebbe pensare anche a un duo Sinner-Berrettini. E anche Lorenzo Sonego sta facendo un bel percorso con Vavassori, ma quest’ultimo deve ancora fare esperienza per poter affrontare responsabilità come quella della Davis. Stiamo lavorando anche sul ricambio, sul circuito prendiamo wild card anche in doppio per far fare esperienza in più ai giovani“.

Un lavoro a lungo termine che nel 2023 sarà diverso da quest’anno, vista la wild card che l’organizzazione della Davis ha deciso di dare all’Italia, oltre alla Spagna. Per cui, gli azzurri inizieranno dai gironi delle fase finale a Bologna dall’11 al 17 settembre: “Ripartire direttamente da settembre, saltando i preliminari di febbraio, ha due facce come ogni medaglia: il lato positivo è che che se avessimo dei giocatori che arrivano alle fasi finali dell’Australian Open rischieremmo di non averli per il playoff, ma dall’altra parte è un’occasione in meno di stare insieme e fare gruppo. Ho impostato così il lavoro da quando ero direttore tecnico del settore maschile e continuo anche ora che sono capitano, penso che avere un contatto costante permetta di avere sempre considerazione e rispetto delle necessità degli uni e degli altri. Sono molto fortunato, perché il meccanismo funziona e ogni volta che chiedo qualcosa ognuno di loro fa tutto il possibile per accontentarmi“, il parere di Volandri alla testata.

Foto: LaPresse

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