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F1, Binotto sì o Binotto no nel 2023? Tra voci e smentite: una soap opera stucchevole

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Cinque giorni in cui è accaduto tutto e il contrario di tutto. La potremmo definire “soap opera” quella di Mattia Binotto-Ferrari. Il 15 novembre siamo stati tutti scossi dalla notizia data dalla Gazzetta dello Sport e, seguita da altre testate ed emittenti televisive, dell’addio del Team Principal e dell’avvento dal 2023 di Frédéric Vasseur, attuale gestione del Team Alfa Romeo.

15 NOVEMBRE: INDISCREZIONE E SMENTITA 

Non è un caso che nella stessa giornata ci si sia attivati anche sul tracciare un profilo dell’ingegnere francese, con il punto di domanda legato all’adattabilità a Maranello. Interrogativi inutili perché la Ferrari poche ore dopo ha smentito categoricamente il tutto con il seguente comunicato: “In relazione alle speculazioni apparse su alcuni organi di stampa relative alla posizione del Team Principal della Scuderia, Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento”.

18 NOVEMBRE: L’ATTACCO DI JEAN ALESI AI GIORNALI SPORTIVI

Si è scherzato? Non proprio. Se una voce del genere arriva, non solo a un giornale importante come la Rosea, non è frutto di una semplice voce su Internet. Tuttavia, ieri ad Abu Dhabi, un duro attacco alla Gazzetta e al giornalismo nel suo essere è arrivato dall’ex pilota della Rossa, Jean Alesi, intervistato da Sky Sport.

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“Quest’anno dovevano presentarsi con la macchina per tornare a vincere e lo hanno fatto. In Italia la voce è arrivata dalla Gazzetta dello Sport. Prima era un giornale serio, adesso non lo è. È solo una palla per far scoop. Io sono un amico della Ferrari, non ho interessi ma conosco la gente che lavora e i dirigenti. La bomba è partita, lasciamo passare il tempo e vedremo chi avrà ragione”, le parole di Alesi che ha poi sottolineato: “Queste voci sono infondate. Tutti i weekend devi spiegare perché hai vinto e perché hai perso. Queste cose non si fanno a fine anno lanciando una bomba inutile. In 5 anni in Ferrari ho cambiato 3 volte il Team Principal ed è stato solo dannoso. Per i piloti, per gli ingegneri e per tutti. Quando è arrivato Jean Todt, prima di vincere il campionato ci son voluti 10 anni“.

19 NOVEMBRE: LA SMENTITA DI MATTIA BINOTTO

La chiusura del cerchio c’è stata quest’oggi con le dichiarazioni di Binotto in conferenza stampa e ai microfoni di Sky Sport sulla vicenda: “Quando le voci hanno cominciato a circolare ho parlato con il presidente Elkann e da lì il comunicato che conoscete in cui abbiamo sottolineato che i rumors erano infondati. Quando si è alla Ferrari le voci sono inevitabili per la grande attenzione che c’è. Ora non resta che concentrarci sul futuro. Se sarò il team principal della Ferrari nel 2023? Non sta a me decidere, ma sono sereno. Abbiamo avuto alti e bassi, ma siamo tornati ad essere competitivi. I risultati dimostrano che il team ha lavorato bene ed è capace di ottenere risultati. Siamo uniti, ci sono dei punti deboli, ma siamo tutti concentrati per crescere. Il team è stato eccezionale per la qualifica, mentre dobbiamo migliorare in gara. Sono tranquillo e concentrato su quello che dobbiamo fare“.

Nei fatti, c’è stata una smentita piuttosto chiara, ma sarà davvero così? Di sicuro, un tira e molla un po’ stucchevole in un contesto nel quale la Ferrari ha dimostrato di andare troppo in confusione nel corso della stagione. Caos di cui hanno saputo approfittare nel corso dell’annata gli avversari.

Foto: LiveMedia/Antonin Vincent / Dppi/DPPI

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