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Formula 1
F1, Max Verstappen: “Aiuterò Sergio Perez ad Abu Dhabi, gravi le accuse nei confronti miei e della mia famiglia”
Sono stati giorni un po’ tesi per Max Verstappen. Il due volte campione del mondo di F1, dominatore del campionato di quest’anno, è reduce da un GP del Brasile nel quale tante cose non sono andate per il verso giusto. In primis, Red Bull non aveva velocità e così Max è finito fuori dal podio sia nella Sprint Race che nel GP domenicale.
In secondo luogo, ci sono stati episodi decisamente controversi e discutibili che l’hanno avuto per protagonista: il primo relativo allo scontro con Lewis Hamilton, alla variante poco dopo il rettilineo dei box, con annessa penalità di 5″; il secondo riguardante il mancato rispetto dell’ordine di scuderia in favore del compagno di squadra Sergio Perez, finito in settima posizione e alle spalle dell’olandese, con team-radio polemico poco dopo aver terminato la gara.
E’ chiaro che le reazioni non sono mancate e soprattutto il rapporto con il team-mate può aver subito uno scossone in negativo anche in vista del GP di Abu Dhabi di questo weekend, ultimo del Mondiale 2022, in cui Perez e il monegasco Charles Leclerc (Ferrari) si giocheranno la piazza d’onore nella classifica piloti.
“Ci sono cose che non sono andate bene in Brasile, alcune le abbiamo capite mentre per altre abbiamo il tempo giusto prima di tornare a correre lì. Il secondo posto di Perez? Sì, sono pronto ad aiutarlo e non vedo l’ora che ci sia questa battaglia“, ha dichiarato Verstappen in conferenza stampa, volendo mettere la parola fine alle criticità degli ultimi giorni.
L’olandese si è poi soffermato sull’ultima gara in F1 di Sebastian Vettel, visto il suo ritiro al termine di questo Mondiale: “Vettel ha fatto la storia della Red Bull, con una carriera che molti di noi possono solo sognare. Premuroso, affettuoso con me. Ma una cosa che non dimenticherò mai è che l’anno scorso l’ho trovato al motorhome dopo che ero uscito dal centro medico e lui era lì per chiedermi come stavo. La cosa più importante è che possa passare tempo con la sua famiglia, per noi resta un esempio“.
Tornando sul questione “mancato rispetto ordine di scuderia”, Verstappen ha aggiunto altri dettagli: “Il sesto posto in Brasile non era qualcosa per la classifica, ma era qualcosa che riguardava una cosa accaduta in stagione. Poi abbiamo parlato, ma quella conversazione avremmo dovuto farla prima. Non sono mai stato un cattivo compagno di squadra, ma abbiamo capito che dobbiamo comunicare meglio. Sono stato dipinto come il cattivo dai media, ma non sanno come e quanto lavoro per il team. La cosa più grave è che hanno attaccato e minacciato la mia famiglia. Grave. Se avete un problema con me ok, ma lasciate stare la mia famiglia. Io ho un ottimo rapporto con Checo e magari un giorno si sapranno tutti i fatti. Però non capisco gli attacchi verso di me e la famiglia. Tante cose scritte sono state ridicole“, ha concluso l’olandese.
Foto: LaPresse