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Artistica
Ginnastica artistica, Daiki Hashimoto si incorona Imperatore: Campione del Mondo all-around, scettro unificato. Casali 13°
Daiki Hashimoto si è laureato Campione del Mondo nel concorso generale e viene incoronato Re della Polvere di Magnesio. Il giapponese ha trionfato nell’all-around dei Mondiali 2022 di ginnastica artistica, giganteggiando da Campione Olimpico sul giro completo e unificando i due scettri. Il 21enne nativo di Narita ha riscattato il secondo posto maturato lo scorso anno di fronte al proprio pubblico e ha potuto festeggiare sul gradino più alto del podio a Liverpool, mettendosi al collo il il primo oro iridato della carriera (quinta medaglia in termini assoluti).
L’allievo di Tomita Hiroyuki (c’è stato un passaggio di testimone perché il suo coach vinse il titolo nel 2005), si è reso protagonista di una gara di altissimo spessore tecnico, regalando spettacolo su tutti gli attrezzi e annichilendo una concorrenza di altissimo spessore tenico. Campione del Mondo con il punteggio complessivo di 87.198: 14.666 al corpo libero, 14.333 al cavallo con maniglie, 13.866 agli anelli, 14.900 al volteggio, 15.000 alle parallele pari e poi 14.433 alla sbarra, dove due giorni fa aveva sbagliato e si era dovuto accontentare dell’argento nella gara a squadre.
Il titolo torna in Giappone dopo sette anni di digiuno: era il 2015 quando il leggendario Kohei Uchimura firmò la sua sesta apoteosi consecutiva. L’ultimo ad arrendersi al cospetto di Daiki Hashimoto è stato il cinese Boheng Zhang (argento con 86.765), che non ha mollato da Campione del Mondo uscente e ha cercato il colpaccio sfruttando anelli (14.100), parallele (15.066) e volteggio (14.900), ma pagando a caro prezzo un corpo libero non impeccabile (14.033). A completare il podio è stato l’altro giapponese Wataru Tanigawa (85.231), che si era presentato con il miglior punteggio del turno eliminatorio.
Alla vigilia si era parlato di una possibile lotta a cinque, ma gli altri due pretendenti al trono si sono chiamati fuori dalla lotta già nelle prime battute: il filippino Carlos Yulo è caduto al cavallo con maniglie (11.900) e si è fermato in ottava posizione (13.800); il britannico Joe Fraser ha commesso rilevanti sbavature nelle prime tre rotazioni e poi è caduto alle parallele (11.533) chiudendo addirittura al 22mo posto (77.098). Quarto posto allora per lo statunitense Brody Malone (84.931), che ha preceduto il britannico Jake Jarman (82.865), il connazionale Asher Hong (82.365) e l’ucraino Illia Kovtun (82.365, bronzo lo scorso anno).
Lorenzo Minh Casali si è reso protagonista di una prova solida e molto costante sui sei attrezzi, riuscendo così a concludere al 13mo posto con il punteggio complessivo di 80.331 (12.966 al corpo libero, 12.8333 al cavallo, 13.100 agli anelli, 14.233 al volteggio, 14.333 alle parallele, 12.866 alla sbarra). Yumin Abbadini ha invece pagato a caro prezzo una sbarra lacunosa (9.900) e ha chiuso al 21mo posto con il totale di 77.230 (13.566 al quadrato, 13.666 al cavallo, 13.166 al castello, 13.866 alla tavola, 13.066 sugli staggi).
Foto: Lapresse