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Ginnastica artistica, le pagelle dell’Italia ai Mondiali: Fate e Moschettieri, il movimento è solido. I voti degli azzurri

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L’Italia ha concluso i Mondiali 2022 di ginnastica artistica con il quarto posto nella gara maschile e la quinta piazza nella prova femminile, il quinto posto di Nicola Bartolini al corpo libero e la sesta piazza di Martina Maggio al corpo libero, oltre ai risultati nei concorsi generali. Di seguito le pagelle della nostra Nazionale e i voti degli azzurri.

PAGELLE ITALIA FEMMINILE

MARTINA MAGGIO: 6/7. Le due cadute sugli staggi nella finale a squadre hanno fortemente condizionato la gara dell’Italia e le lacrime della brianzola dopo quell’esercizio sono state un po’ la fotografia della prestazione delle Fate. Dallo sconforto al ruggito perentorio al corpo libero che aveva ributtato le azzurre nella mischia. Sul giro completo ha dimostrato di non valere meno di Jessica Gadirova e che il bronzo non era impossibile, ma anche in questo caso una caduta l’ha frenata. La Queen di Villasanta ha un potenziale enorme ed è solitamente solida, basta soltanto un guizzo in più nei momenti caldi. Buono il sesto posto nella finale al corpo libero, a cui ha partecipato sostituendo Alice D’Amato.

ALICE D’AMATO: 6/7. Bravissima a conquistare la finale al corpo libero (poi non disputata), attrezzo propriamente non suo ma su cui sta crescendo in maniera perentoria. Pesano le cadute alle sue parallele tra finale a squadre e all-around, dopo la sbavatura in qualifica che le era costata l’accesso all’atto conclusivo di specialità, dove avrebbe potuto dire la sua da vice campionessa europea. Da non dimenticare il decimo posto nel concorso generale individuale, dopo l’ottavo dell’anno scorso.

Ginnastica artistica, Fate appesantite dalle cadute ai Mondiali. L’Italia ha un potenziale infinito: squadra da vertice. E le medaglie…

GIORGIA VILLA: 7. Nella finale a squadre è stata l’unica a non sbagliare, offrendo due esercizi estremamente solidi tra trave e parallele. La bergamasca era tornata su tutti gli attrezzi agli Assoluti, poi ha avuto alcuni problemi alla schiena in avvicinamento ai Mondiali, ma si è sacrificata nuovamente e ha offerto un contributo rimarchevole alla squadra. La speranza è che davvero il fisico le dia un po’ di tregua e le permetta di esprimersi ai massimi livelli con continuità.

MANILA ESPOSITO: 6. Pesa la caduta al corpo libero durante la finale a squadre, ma l’azzurra era stata brava in qualifica al suo esordio assoluto in un Mondiale. In certi frangenti si sente inevitabilmente la pressione e pesa la poca attività internazionale svolta a livello juniores. Avrà sicuramente modo di rifarsi, ha compiuto 16 anni soltanto cinque giorni fa.

VERONICA MANDRIOTA: 6. Esordio iridato per la pugliese di stanza a Brescia. Ha offerto una prova discreta durante il turno preliminare, riuscendo a sfoggiare comunque la sua eleganza al corpo libero e non dispiacendo al volteggio. Questa occasione sarà un trampolino di lancio.

PAGELLE ITALIA MASCHILE

NICOLA BARTOLINI: 7. Si è comportato da vero capitano in una finale a squadre che stava conducendo i Moschettieri verso la leggenda. Un vero leader per caparbietà e tenacia, per carisma e completezza agonistica. Spinge tra corpo libero e volteggio, si sacrifica sugli altri attrezzi (anche al cavallo, dove la coperta è inevitabilmente corta). Atteggiamento propositivo ed esemplare. Avrebbe meritato miglior sorte insieme ai compagni. Nella finale al corpo libero ha eseguito un esercizio rimarchevole, ha stoppato tutte le diagonali e avrebbe meritato una valutazione migliore da parte dei giudici: confermarsi Campione del Mondo era probabilmente arduo, ma il terzo gradino del podio lontano 33 millesimi ci sembrava assolutamente degno per quanto esibito dal sardo in pedana.

CARLO MACCHINI: 7. Sarà anche vero che alla sbarra è apparso lontano dalla versione dello scorso anno (ma questo per tutta la stagione), sarà anche vero che il quarto posto del 2021 non era attualmente nelle sue corde, ma il marchigiano ha offerto due esercizi sontuosi in ottica squadra e può al cavallo ha portato a casa punti decisamente preziosi al di fuori della sua comfort zone. Merita un plauso, ma deve tornare a sverniciare la sbarra perché ha le potenzialità per puntare ai grandi podi internazionali.

Ginnastica artistica, i Moschettieri sfiorano la leggenda ai Mondiali. L’Italia è tornata grande, ma è rebus specialisti

YUMIN ABBADINI: 6. La caduta sul finale dell’esercizio al cavallo con maniglie, nell’ultima prova dell’ultima rotazione, pesa enormemente. L’Italia non è riuscita a salire sul podio nella gara a squadre, ma non bisogna gettare la croce sopra al Campione d’Italia all-around. Se la nostra Nazionale ha lottato per quel risultato è anche per quanto il lombardo è riuscito a fare sugli altri attrezzi ed è decisamente lodevole. La pressione a certi livelli si riesce a gestirla soltanto dopo anni di esperienza, la si acquisisce con il tempo e la gioventù è dalla parte dell’azzurro.

LORENZO CASALI: 6,5. Conquista un’onorevole top-15 sul giro completo al suo esordio iridato, convince nella gara a squadre e torna a casa con tantissima esperienza.

MATTEO LEVANTESI: 6,5. Dopo la finale europea alle parallele si dimostra tonico sugli staggi: porta a casa punti pesantissimi per la squadra e si fa apprezzare, puntare alla finale di specialità era ostico considerando il livello mostruoso degli altri interpreti. Ammirevole l’impegno sugli altri attrezzi.

Foto: Folco Donati

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