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Ginnastica artistica, l’Italia dei Moschettieri prova a stupire in una storica finale. Giappone super favorito ai Mondiali

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L’Italia è entrata in una nuova dimensione dopo aver conquistato la medaglia d’argento nella gara a squadre degli Europei e il quinto posto nelle qualifiche dei Mondiali ha certificato la bontà del lavoro che la nostra Nazionale ha svolto negli ultimi anni. I Moschettieri hanno ritrovato il loro posto al vertice nel Pianeta della Polvere di Magnesio e possono guardare con ottimismo alla finale del team event che stasera assegnerà le medaglie iridate e tre pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. La nostra Nazionale scenderà in pedana a Liverpool con l’obiettivo di ben figurare e di prendere le misure in un contesto altamente probante, con l’intento di confezionare una gara di spessore e di preparare il terreno in vista dei Mondiali 2023, quando bisognerà inseguire la qualificazione per i Giochi (ad Anversa verranno messi in palio altri nove pass).

I ragazzi del DT Giuseppe Cocciaro sono consapevoli che puntare al podio nella serata odierna (la gara inizierà alle ore 18.40) è oggettivamente improbo vista l’enorme caratura tecnica delle quattro big del circuito, ma anche agli Europei a metà agosto non eravamo minimamente quotati e poi arrivò uno storico podio (il primo della storia). L’Italia non ha mai disputato una Finale a squadre ai Mondiali nel Terzo Millennio (da quando l’atto conclusivo si è allargato a otto compagini) e il miglior piazzamento degli ultimi sessant’anni è il quinto posto del 1962. Tanto basta per capire cosa significhi per il nostro Paese sedersi al tavolo delle grandi corazzate (addirittura l’ultima medaglia è datata 1913, il terzo di tre bronzi consecutivi prima della Grande Guerra).

Ginnastica artistica, la formazione dell’Italia maschile per la Finale a squadre dei Mondiali. Terzetti e ordini di rotazione

Nicola Bartolini scalderà il motore in vista della Finale al corpo libero di sabato pomeriggio, quando sarà chiamato a difendere il titolo. Il sardo cercherà anche uno squillo al volteggio, mentre gli altri due picchi arriveranno con la sbarra di Carlo Macchini e con le parallele di Matteo Levantesi. L’Italia ha però dimostrato che punta molto sulla precisione, la solidità, la continuità e la media dei vari esercizi, agendo come dovrebbe fare una vera squadra: le prove dei generalisti Yumin Abbadini e Lorenzo Casali ricopriranno un ruolo determinante.

Un gruppo compatto e coeso che è entrato definitivamente in una nuova dimensione. Il Giappone di Daiki Hashimoto è il favorito per il titolo e punta a tornare sul trono iridato dopo sette anni di digiugno, ma la Gran Bretagna di Courtney Tulloch, Joe Fraser e Giarnni Regini-Moran fa paura. Le altre due pretendenti allo scettro sono la Cina di Jingyuan Zou, Boheng Zhang, Wei Sun e gli USA di Brody Malone e Donnell Whittenburg. In gara anche Spagna, Brasile e Corea del Sud.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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