Artistica
Ginnastica, l’Italia punta su Alice D’Amato per l’ultimo colpo ai Mondiali. Il rebus Saraiva e le chance di Martina Maggio
L’Italia si presenta all’ultima giornata dei Mondiali 2022 di ginnastica artistica senza avere ancora vinto una medaglia. La nostra Nazionale ha espresso un buon livello tecnico nel corso di questa settimana di gare a Liverpool e ha dimostrato che il movimento tricolore gode di ottima salute, ma non è ancora riuscita a salire sul podio e c’è il concreto rischio che si possa tornare a casa senza qualcosa di concreto in mano. L’ultima volta che il Bel Paese non ha fatto breccia nel medagliere iridato risale al 2017, nelle successive tre edizioni sono sempre arrivate gioie fino ad addirittura i quattro podi festeggiati dodici mesi fa (miglior risultato dell’ultimo secolo abbondante).
L’ultima chance è nelle mani di Alice D’Amato, che sarà impegnata nella Finale di Specialità al corpo libero. La genovese si presenta con l’ottavo accredito, forte del 13.600 timbrato in qualifica ormai sette giorni fa. L’azzurra è poi incappata in qualche caduta tra la finale a squadre e la finale del concorso generale, ma ha tutte le carte in regola per ben figurare su un attrezzo dove è cresciuta moltissimo nel corso delle ultime due stagioni. Andare a prendersi una medaglia appare però decisamente arduo considerando l’elevata concorrenza presente nell’ultima gara femminile di questa competizione. Ci sarebbe la possibilità di schierare Martina Maggio, decisamente più quotata e capace di un superbo 13.966 nell’atto conclusivo del team-event, ma deve materializzarsi un incastro di eventi.
La brasiliana Flavia Saraiva, prima nel turno preliminare, sta facendo i conti con dei problemi alla caviglia destra e infatti non si è praticamente vista in pedana nell’ultima settimana. La Federazione verdeoro ha comunicato che le terapie effettuate hanno dato buon esito e hanno ufficializzato che l’atleta sarà in pedana, ma allo stesso tempo hanno scritto che ci sarà tempo di cambiare idea fino a un’ora prima della finale. In sostanza: nulla di sicuro. Se la sudamericana dovesse dichiarare forfait allora subentrerebbe la giapponese Shoko Miyata e a quel punto Martina Maggio diventerebbe prima riserva. Il CT Enrico Casella potrebbe così optare per un cambio: fare rinunciare Alice D’Amato e così subentrerebbe la brianzola, sulla carta accreditata di un esercizio di maggiore spessore e con più possibilità di fare la differenza.
Ad ogni modo le favorite della vigilia sono altre, al netto della presenza di Saraiva. La brasiliana Rebeca Andrade si presenta da Campionessa del Mondo all-around e vuole primeggiare su questo attrezzo, dove è dotata di eccellenti diagonali acrobatiche e di somma eleganza. Incarna perfettamente i dettami della ginnastica artistica attuale, che non vuole più solo dei robot ma delle donne capaci di interpretare la coreografia. Proprio per questi motivi appare favorita nei confronti della statunitense Jade Carey, Campionessa Olimpica al corpo libero e desiderosa di portare a casa il secondo titolo iridato dopo quello conquistato ieri al volteggio. La britannica Jessica Gadirova ha stampato un roboante 14.400 nella finale all-around (conquistando il bronzo) e punta a ripetersi di fronte al proprio pubblico. Ricopronono il ruolo di outsider la statunitense Jordan Chiles, l’olandese Naomi Visser e la britannica Jennifer Gadirova.
Photo LiveMedia/Filippo Tomasin