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Golf: a Dubai il gran finale del DP World Tour. Rory McIlroy l’uomo più atteso, Guido Migliozzi unico italiano

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Giovedì 17 novembre avrà inizio l’ultimo torneo della stagione 2022 dello European Tour, il DP World Tour Championship a Dubai, ormai appuntamento fisso di fine anno, grande finale di un lunghissimo calendario che ha toccato ogni angolo del globo.

Il gruppo di atleti che si giocherà il prestigioso trofeo sull’Earth Course dei Jumeirah Golf Estates è ovviamente di altissimo livello, essendo un evento aperto esclusivamente ai 50 migliori giocatori sul circuito in questa stagione, quelli che sono riusciti ad accumulare più punti nel ranking del DP World Tour.

Tutti i riflettori saranno puntati su Rory McIlroy, primo nella Race to Dubai tanto quanto nell’Ordine di merito mondiale. Il nordirlandese si è già aggiudicato questo torneo due volte, nel 2012 e nel 2015. In entrambe le occasioni la vittoria a Dubai è coincisa con un suo trionfo nel ranking finale di quello che una volta era lo European Tour.

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McIlroy arriva a Dubai con un bottino di 4154 punti ed un vantaggio sul secondo, Ryan Fox, di 128. Considerando che i punti messi in palio per il vincitore sono ben 2000, è evidente che la corsa per la prima posizione sia ancora del tutto aperta. Potrà certamente puntarci anche Matt Fitzpatrick (già vincitore due volte dle torneo), che di punti ne ha accumulati 3155. Ovviamente, tanto lui, quanto Tommy Fleetwood, quarto con 2836 punti, dovranno sperare che McIlroy non si piazzi nelle posizioni di rilievo.

Oltre ai sopracitati, tra le grandi stelle presenti in Medio Oriente ci saranno anche Viktor Hovland, Shane Lowry e Jon Rahm, trionfatore qui nel 2017 e nel 2019. L’unico azzurro presente sarà Guido Migliozzi, con Edoardo Molinari che ha mancato di poco l’accesso alle prime 50 posizioni.

L’Earth Course dei Jumeirah Golf Estates a Dubai è un PAR 72 di 7.706 yards. Disegnato da Greg Norman ed aperto nel 2009, è uno dei percorsi più prestigiosi e affascinanti del circuito. Il tracciato presenta molte difficoltà, dai bunker disseminati in ogni buca a pericolosissimi ostacoli d’acqua, e di conseguenza richiede grande precisione lunghezza e precisione dal tee. L’anno scorso Collin Morikawa vinse con il punteggio di -17, mentre il record del percorso fu fatto segnare da Henrik Stenson nel 2013, alla prima delle due vittorie consecutive, con uno straordinario -25.

Foto: LaPresse

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