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Maratona New York 2022: i favoriti. Dal Brasile e dall’Olanda i pericoli per gli “Dei” africani. L’Italia punta su Meucci

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E’ Africa contro il resto del mondo, come spesso accade ormai, nella maratona più famosa del globo, quella che si corre domenica lungo le strade di New York. In campo maschile un poker di alternative ai grandi favoriti che vengono da Kenya ed Etiopia ci sono.

I più attesi, comunque, sono sempre loro, a partire dal campione dello scorso anno, Il keniano Albert Korir che trionfò nell’edizione 2021 con il tempo di 2h08’22” e in quella precedente, nel 2019, chiuse al secondo posto con il tempo di 2h09’36”.

Non è Korir, però, tra gli iscritti a vantare il miglior tempo in carriera. Meglio di lui di oltre 5 minuti è riuscito a fare il suo connazionale Evans Chebet, un altro dei grandi favoriti di New York. Chebet ha vinto la Maratona di Boston 2022 in 2h06’51” e l’edizione del 2020 della Maratona di Valencia in 2h03’00”, che è anche il suo record personale di altissimo valore.

Da non sottovalutare assolutamente l’etiope più atteso, Shura Kitata che nel 2017 si è aggiudicato le maratone di Roma in 2h07’28” e a Francoforte in 2h05’50”, prima di stabilire nel 2018 a Londra il record personale di 2h04’49” e chiudere la sua prima Maratona di New York in 2h06’01”. Nel 2020 ha vinto a Londra in 2h05’41, lo scorso anno è stato sesto a Londra in 2h07’51” e quest’anno vanta un quinto posto a Tokyo in 2h06’12”.

A dare l’assalto al contingente africano ci proverà un… africano. Abdi Nageeye, infatti, è di origine somala ma veste la maglia dell’Olanda, nazione per cui ha conquistato un fantastico argento ai Giochi Olimpici di Tokyo in 2h09’58”. Quest’anno ha vinto la Maratona di Rotterdam con il record olandese di 2h04’56”. Nell’edizione dell’anno scorso della Maratona di New York è stato quinto in 2h11’39”.

Il lotto dei favoriti comprende anche il brasiliano Daniel Do Nascimiento, primatista sudamericano con 2h04’54”, tempo fatto segnare a Seul lo scorso Aprile, il giapponese Suguro Osako, quarto a Tokyo nel 2020 in 2h05’29”, terzo a Boston nel 2017 in 2h10’28” e a Chicago nel 2018 in 2h05’50” e sesto alle Olimpiadi di di Tokyo, mentre lo statunitense di punta è Galen Rupp, argento sui 10000 metri a Rio 2016 e bronzo nella maratona di Tokyo 2021. Rupp ha stabilito il record personale di 2h06’07” a Praga nel 2018.

L’Italia punta tutto sul veterano Daniele Meucci, 37 anni, reduce da un Europeo che non può certo averlo soddisfatto ma capace di correre 2h10’ a Siviglia in febbraio. Dovesse riuscire a ripetersi, o addirittura migliorarsi, potrebbe puntare ad un risultato di prestigio, magari nella top ten.

Foto: Colombo/FIDAL

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