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MotoGP, 4 scuderie diverse hanno vinto gli ultimi 4 Mondiali. Ora spera l’Aprilia…

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La conquista del titolo iridato di MotoGP 2022 da parte di Francesco Bagnaia e della Ducati ha una conseguenza estremamente significativa nella storia del Motomondiale. Per la prima volta dalla sua istituzione, la classe regina vede succedersi quattro differenti Campioni del Mondo in sella a quattro moto diverse nell’arco di quattro anni! Difatti, andando a ritroso nel recente passato, Pecco e la Casa di Borgo Panigale seguono Marc Marquez e Honda (2019), Joan Mir e Suzuki (2020), Fabio Quartararo e Yahama (2021).

La dinamica davvero inedita è relativa alle aziende. Mai si era avuto un ciclo del genere. Al massimo ci si era fermati a tre marchi nel giro di tre stagioni. Tra il 1949 e il 1951 trionfarono AJS, Gilera, Norton, ma nel 1952 tornò in auge Gilera. Quindi, dal 1974 al 1976 il trittico fu MV Agusta, Yamaha, Suzuki, con quest’ultima a ripetersi nel 1977. Dal 1982 al 1984 si è avuto il trio tutto giapponese Suzuki, Honda, Yamaha, però nel 1985 fu nuovamente il turno dell’Ala. Stesse protagoniste, ma in ordine differente, dal 1992 al 1994, quando cominciò un dominio Honda. Infine, dal 2005 al 2007, il tris iridato fu Yamaha, Honda, Ducati, con la Casa di Iwata nuovamente davanti a tutte nel 2008. Stavolta, invece, si è andati un passo oltre.

Viceversa era già successo di vedere quattro Campioni diversi nell’arco di quattro stagioni. Anzi, per la verità sotto questo aspetto si è addirittura arrivati a cinque nel lustro 1980-1984. Però Kenny Roberts Sr. ed Eddie Lawson, primo e ultimo della sequenza, si imposero su Yamaha. Nel mezzo, Marco Lucchinelli e Franco Uncini trionfarono entrambi su Suzuki, mentre Freddie Spencer lo fece su Honda. Dopodiché, nel quadriennio 1998-2001, caratterizzato dalla sequenza Mick Doohan, Alex Crivillé, Kenny Roberts Jr., Valentino Rossi, il minimo comune denominatore era rappresentato da Honda (solo l’americano aveva un’altra moto, ovvero Suzuki).

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Dunque, quattro uomini e quattro moto differenti sono saliti in cima al mondo delle due ruote fra il 2019 e il 2022. Senza dubbio un successo per Dorna e l’intera categoria, in pieno fermento tecnico. È ingiusto che il Motomondiale sia in crisi di popolarità, perché l’alternanza al vertice è massima. La domanda è chi, fra queste quattro aziende, nel 2023 saprà ripetersi. Oppure la sequenza proseguirà per una quinta stagione? Sarebbe clamoroso, ma è esattamente ciò che si possono augurare Aprilia e Ktm.

Foto: La Presse

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