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MotoGP, il Mondiale di Pecco Bagnaia “annuncia” quello della Ferrari in F1 a breve? C’è un singolare parallelismo…

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Come sappiamo, la conquista del Mondiale di MotoGP da parte di Francesco Bagnaia ha posto fine a un’astinenza iridata che, per l’Italia, durava da 13 anni. Proprio questa dinamica, sommata alle perduranti difficoltà delle Ferrari e a quanto avvenuto a cavallo tra XX e XXI secolo, ci porta a notare un curioso parallelismo tra le due e le quattro ruote che merita di essere approfondito.

L’intervallo trascorso tra il titolo di Valentino Rossi nel 2009 e quello di Pecco nel 2022 è il secondo più lungo di sempre per i centauri del Bel Paese. Solo l’arco di tempo andato fra il trionfo di Franco Uncini nel 1982 e quello del Dottore nel 2001 è stato più ampio. Il dato interessante è rappresentato dal fatto che, in contemporanea, si stesse verificando anche il proverbiale “Grande Digiuno” della Ferrari, ovverosia i due decenni abbondanti privi di Mondiali piloti andati dall’affermazione di Jody Scheckter nel 1979 a quella di Michael Schumacher nel 2000. Dunque, la notte più buia della Rossa è all’incirca coincisa con quella dei motociclisti italiani nella classe regina.

Si è detto come Bagnaia abbia posto fine alla seconda astinenza più lunga di sempre in MotoGP. Orbene, la situazione davvero singolare è che stiamo vivendo anche il secondo digiuno più lungo della Scuderia di Maranello! Sono passati 15 anni dal titolo di Kimi Räikkönen nel 2007 e almeno un altro ne trascorrerà prima di vedere un ferrarista laurearsi Campione in F1. Dunque, gli esasperanti intervalli temporali in cui gli Iridi latitano (o hanno latitato) si sono sovrapposti nuovamente!

MotoGP, Francesco Bagnaia come Rocky Balboa! Più cocciuto del destino avverso

Quello della MotoGP è finito dopo 12 stagioni “in bianco”, restando ben lontano dalle 18 del “record negativo”, se così può essere definito. La F1 invece continua a non battere chiodo. Quella che volge al termine è la 15esima annata agonistica di fila senza che le campane di Maranello suonino a festa. Alla fine del XX secolo si è arrivati a 20. Se il parallelismo dovesse confermarsi, significa però che entro il 2026 anche Ferrari potrà tornare a stappare lo champagne per ubriacarsi di gioia.

D’altronde, se l’equazione venisse comprovata, anche il Cavallino Rampante dovrebbe “limitarsi” a vivere la seconda privazione più lunga di sempre, senza superare quella precedente. Sarà davvero così? C’è solo un modo per scoprirlo. Aspettare e confidare nel futuro. Nell’auspicio che il Cavallino Rampante non faccia la fine preannunciata dall’aforisma proferito dal sergente Nicola Lorusso, interpretato da Diego Abatantuono, nel celebre film “Mediterraneo”.

I TRE DIGIUNI PIU’ LUNGHI DELLA FERRARI
21 anni: 1979 Jody Scheckter – 2000 Michael Schumacher
15 anni: 2007 Kimi Räikkönen – ???? {In corso}
11 anni: 1964 John Surtees – 1975 Niki Lauda

I TRE DIGIUNI PIU’ LUNGHI DEI MOTOCICLISTI ITALIANI
19 anni: 1982 Franco Uncini – 2001 Valentino Rossi
13 anni: 2009 Valentino Rossi – 2022 Francesco Bagnaia
9 anni: 1957 Libero Liberati – 1966 Giacomo Agostini

Foto: MotoGPpress.com

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