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MotoGP, le velocitá di punta: Ducati siluro da 330 km/h, Fabio Quartararo paga dazio

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Spremere il limone non basta. Fabio Quartararo si trova in una condizione che un po’ il connotato di questa stagione in MotoGP: spingere a più non posso, ma quando poi si tratta di fare il tempo manca prestazione in accelerazione. I problemi al motore sono una criticità nota e anche su un tortuoso tracciato come quello di Valencia si paga dazio.

Se è vero che la Yamaha M1 in curva può fare la differenza, nello stesso tempo Quartararo potrebbe trovarsi in difficoltà sia per una possibile posizione arretrata in griglia di partenza che per l’oggettiva difficoltà nel superare che potrebbe avere.

Il circuito “Ricardo Tormo” non facilita di base gli avvicendamenti, specie se poi sul dritto davanti ai box la velocità di punta sviluppata non è all’altezza dei rivali. Il riferimento è a Ducati e a Francesco Bagnaia in particolare. Pecco si presenta a questo ultimo round del Mondiale 2022 con 23 lunghezze di margine su Fabio in classifica e, pur facendo fatica a trovare la messa a punto ideale per il vento, ha concluso in nona posizione nella graduatoria combinate delle libere, immediatamente alle spalle del francese.

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L’aspetto critico riguardava soprattutto il sensibile differenziale nella massima velocità: 325.8 per Quartararo, rispetto ai 330.5 di Enea Bastianini, Jack Miller, 328.9 di Jorge Martin e ai 327.4 di Bagnaia. Un handicap non da poco per chi deve vincere a tutti i costi.

Foto: MotoGP.com Press

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