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Calcio
Pagelle Argentina-Messico 2-0, voti Mondiali 2022: Messi risolutore, Fernandez ottimo impatto, male Lautaro
PAGELLE ARGENTINA-MESSICO
Argentina
Emiliano Martinez, 6: gara da spettatore non pagante a parte nel finale del primo tempo quando vola per i fotografi bloccando la punizione di Vega.
Montiel, 5,5: resta coperto durante i primi 45 minuti, ammonito nel finale di tempo per un’entrata in ritardo sul neo-entrato Gutierrez, esce nella ripresa (dal 18′ st Molina, 6: entra dopo il vantaggio, del quale contribuisce alla difesa).
Otamendi, 6: gli avanti del Messico si vedono raramente dalle sue parti, ordinaria amministrazione per l’ormai veterano difensore del Benfica.
Lisandro Martinez, 6: leggasi Otamendi, segue i movimenti dettati dal compagno riuscendo ad annullare un avversario scomodo quale potrebbe essere Hirving Lozano.
Acuna, 6: sulla corsia di sinistra spinge con assiduità fin dalle prime battute, propizia l’ammonizione di Araujo al 23′.
Di Maria, 5,5: poco servito, l’esterno della Juventus fatica ad incidere, mancano i lampi che si vorrebbero vedere da un giocatore della sua classe nonostante riesca a servire a Messi il pallone dell’1-0, dopo il quale Scaloni lo toglie per difendere il vantaggio (dal 24′ st Romero, 6: inserito da Scaloni per ampliare la linea difensiva, fa il suo) .
De Paul, 5: al centro della mediana dellAlbiceleste l’ex fantasista dell’Udinese risulta piuttosto imballato, poche idee, nessuna intuizione.
Rodriguez, 6: al centro del campo garantisce solidità anche se in fase di costruzione si vede poco, esce nel corso della ripresa (dal 12′ st Fernandez, 6,5: riesce ad offrire maggiore linfa alla mediana argentina, firma il raddoppio con uno splendido destro a giro dal limite).
Mac Allister, 5,5: schierato da esterno del 4-4-2 il centrocampista del Brighton non riesce a mettersi in mostra, esce a metà ripresa (dal 24′ st Palacios, 6: entra e si mette subìto al servizio della causa con sacrificio e abnegazione).
Lautaro Martinez, 5,5: non si vede praticamente mai dalle parti di Ochoa, Scaloni lo toglie poco dopo l’ora di gioco (dal 18′ st Alvarez, 6: con il suo ingresso in campo apporta maggiore vivacità al reparto offensivo).
Messi, 6,5: viaggia a luci spente fino al 64′ quando si accende e con il suo sinistro magico dal limite trova un goal risolutore. Come già accaduto in passato gli si chiede di caricarsi l’Argentina sulle spalle e lui lo fa.
CT. Lionel Scaloni, 6: l’imperativo era vincere e la vittoria è arrivata. Lo stesso non si può dire del gioco con una Argentina aggrappatasi alle giocate dei singoli per poi arroccarsi a difesa del vantaggio.
Messico
Ochoa, 5,5: nel corso del primo tempo gli avanti dell’Argentina si vedono poco dalle sue parti, in occasione del goal di Messi sembra partire in ritardo.
Alvarez, 6: schierato da quinto di difesa sulla destra si limita a tenere la posizione, esce dopo il vantaggio argentino (dal 21′ st Jimenez, 5,5: entra per cercare di svegliare un attacco dormiente ma viene inghiottito dal turbine di mediocrità che avvolge i suoi da inizio gara).
Araujo, 6: prova ordinata al centro della linea difensiva, ammonito al 23′ in seguito ad un intervento falloso su Acuna.
Montes, 6: riesce ad arginare nel migliore dei modi un Lautaro Martinez che viene di fatto imbavagliato.
Moreno, 6: si cala in trincea nella linea Maginot del “Tata” Martino fungendo da risorsa preziosa nel gioco aereo.
Gallardo, 6: al pari dell’opposto di reparto lesina in fase di spinta pur non prendendosi particolari rischi in fase difensiva.
Herrera, 5,5: non riesce a garantire alla mediana messicana i tempi di gioco dei quali ci sarebbe bisogno. Ammonito al 66′ per un fallo di gioco.
Guardado, 6: dopo quaranta minuti in cui garantisce solidità al centro della mediana lascia il campo per un problema fisico (dal 40′ pt Gutierrez, 5,5: fatica ad entrare nel ritmo (blando) della partita, ammonito ad inizio ripresa per un fallo su Messi).
Chavez, 5,5: schierato da mezzala di destra della linea del centrocampo si limita al compitino senza riuscire a produrre spunti degni di nota.
Lozano, 5: giocatore di maggior qualità della rosa a disposizione di Gerardo Martino non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso (dal 28′ st Alvarado, 5,5: con il suo ingresso non riesce a movimentare una situazione in stallo, ammonito nel finale).
Vega, 6: si fa vedere nel finale del primo tempo con un calcio piazzato dai 25 metri bloccato da Martinez in parata plastica, il più propositivo dei suoi (dal 21′ st Antuna 5,5. qualche sgroppata sulla destra ma niente di più).
CT. Gerardo Martino, 5: il Messico non dà veramente mai l’impressione di poter essere pericoloso. Solo l’aritmetica tiene ancora in piedi una squadra che con molte probabilità mercoledì prossimo giocherà l’ultima partita del suo Mondiale.
Foto: Lapresse