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Pagelle Brasile-Serbia 2-0, voti Mondiali 2022: Richarlison uomo partita, Vinicius incontenibile, Casemiro una garanzia

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PAGELLE BRASILE-SERBIA

Brasile

Alisson, s.v.: gara inoperosa per l’estremo difensore del Liverpool.

Danilo, 6,5: segue a uomo Milinkovic-Savic riuscendo di fatto ad annullarlo, partecipa attivamente alla fase di costruzione.

Thiago Silva, 6: davanti la Serbia si vede poco, coordina i movimenti della linea difensiva con la leadership che ci si aspetta da un giocatore della sua esperienza.

Marquinhos, 6: per quanto riguarda la fase difensiva si tratta essenzialmente di ordinaria amministrazione, nell’unica vera occasione in cui la Serbia si rende pericolosa salva sulla linea sugli sviluppi di un angolo.

Alex Sandro, 6,5: resta coperto durante il primo tempo senza farsi vedere più di tanto in fase offensiva, sale di giri nella ripresa sfiorando il vantaggio poco prima dell’ora di gioco con un sinistro da fuori che si stampa sul palo.

Casemiro, 6,5: in mediana è la solita garanzia sia in fase difensiva che di costruzione, ci prova al 21′ con un destro da fuori controllato da Milinkovic-Savic poi di nuovo all’81’ cogliendo invece una traversa.

Paquetà, 6: prova di esordio positiva per l’ex milanista che si dimostra propositivo in fase di costruzione al centro del campo, esce dopo il raddoppio di Richarlison (dal 30′ st Fred, 6: partecipa al vittorioso esordio brasiliano contribuendo alla gestione del risultato).

Neymar, 6: ha dichiarato che sarà il suo ultimo Mondiale (anche se sono in pochi a crederci), si abbassa spesso per ricevere palla e andare a costruire. Al 12′ cerca la magia direttamente da calcio d’angolo non andandoci troppo distante (dal 35′ st Antony s.v.).

Raphinha, 5: al 34′ sciupa una buona palla-goal per il vantaggio concludendo centralmente con il sinistro in area dopo un uno-due con Paquetà, si ripete in avvio di ripresa sparando addosso a Milinkovic-Savic, inconcludente (dal 42′ st Martinelli s.v.).

Vinicius, 7: quando si accende e parte in velocità diventa semplicemente imprendibile, è lui a propiziare il goal del vantaggio brasiliano, rifinisce per Richarlison sul raddoppio, dopo il quale lascia il campo (dal 31′ st Rodrygo s.v.).

Richarlison, 7,5: tra i fedelissimi del ct Tite fa movimento tra le linee nel corso della prima frazione di gioco, sblocca il match al 62′ facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto nell’area piccola dopo la respinta di Milinkovic-Savic sul destro di Vinicius, il raddoppio è semplicemente da appalusi (dal 34′ st Gabriel Jesus s.v.).

CT. Tite, 6,5: ripagato della fiducia data ad uno dei suoi adepti, dopo un primo tempo di assestamento il Brasile diviene completo padrone del campo nella ripresa con un avversario almeno sulla carta tutt’altro che modesto. Score al quale vanno aggiunti anche due legni, le rivali sono avvisate.

Serbia

V. Milinkovic-Savic, 6: privo di responsabilità sul primo goal brasiliano, prima respinge il destro di Vinicius poi nulla può sul tap-in di Richarlison così come sulla magia dell’attaccante del Tottenham in occasione del raddoppio, si esalta in più di un’occasione.

Milenkovic, 6: riuscire a contenere un giocatore come Vinicius è arduo compito ma il difensore della Fiorentina non si fa disdegnare.

Vejkovic, 6: schierato da centrale della linea a tre di difesa di Stojkovic offre una prova ordinata.

Pavlovic, 5,5: riceve un giallo dopo sei minuti per un intervento falloso su Neymar al quale fatica (fisiologicamente) a prendere le contromisure.

Zivkovic, 6: macina chilometri sulla corsia di destra facendosi vedere anche in fase offensiva, esce nel corso della ripresa (dal 12′ st Radonjic, 5,5: entra nel momento in cui il Brasile diventa completamente padrone del campo, si vede poco).

Lukic, 6: garantisce densità e grande agonismo in mediana, riceve un inutile giallo per proteste durante la ripresa (dal 21′ st Lazovic, 5,5: l’esterno del Verona fatica ad entrare nel ritmo partita).

Gudelj, 6: primo tempo in cui non sfigura affatto nel confronto diretto con la mediana brasiliana, facendosi vedere anche in fase offensiva, ammonito in avvio di ripresa per un fallo in scivolata al limite dell’area su Neymar, lascia il campo poco dopo (dal 12′ st Ilic, 5,5: non riesce a garantire la stessa quantità del compagno dopo il suo ingresso in campo).

Mladenovic, 6: sulla corsia di sinistra resta coperto senza prendersi particolari rischi, lascia il campo dopo il goal del vantaggio del Brasile (dal 21′ st Vlahovic, 5,5: entra per cercare di dare maggior frizzantezza al reparto offensivo, non è al top della forma e lo si avverte).

Tadic, 5,5: davanti arrivano pochi palloni, di conseguenza fatica a mettersi in mostra.

S. Milinkovic-Savic, 5,5: controllato a vista per tutto l’arco dei 90 minuti (più recupero) da Danilo, che non gli permette di fare praticamente niente.

Mitrovic, 5,5: davanti la Serbia non arriva molte volte e il centravanti non riesce ad incidere (dal 38′ st Maksimovic s.v.).

CT. Dragan Stojkovic, 6: non era chiaramente questa la gara in cui dovevano arrivare i punti per la qualificazione agli ottavi, considerando un primo tempo in cui la Serbia è riuscita a resistere alla forza d’urto brasiliana la prova nel complesso può dirsi positiva.

Foto: Lapresse

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