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Pagelle Inghilterra-Stati Uniti 0-0, Mondiali calcio 2022: male Sterling, ottima prova di Adams e Musah

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PAGELLE INGHILTERRA-STATI UNITI 0-0

Inghilterra

Pickford 6: gli USA attaccano, ma non hanno mai impensierito il portiere dell’Everton, tranne nell’occasione della traversa di Pulisic. Secondo tempo inoperoso.

Trippier 5,5: poco convincente la sua prova, attento in difesa, ma mai realmente coinvolto in avanti, rendendosi per nulla pericoloso. Scialba la sua prestazione anche nella ripresa, soffrendo le accelerazioni di Pulisic.

Stones 6: il centrale del City non ha molto da fare, se non contenere il poco pericoloso Wright, compiendo il lavoro senza patemi. Nel complesso non si fa preferire al tanto vituperato compagno di reparto.

Maguire 6,5: idem per il capitano dei “Tre Leoni”, non ha molto da compiere. Diventa pericoloso sulle palle inattive grazie alla sua stazza imperiosa, e con la stessa caratteristica riesce sempre ad intervenire quando gli USA crossano in area.

Shaw 6: parte un po’ controllato l’esterno del Manchester United, cresce nel finale del primo parziale, servendo i suoi compagni spesso ottimamente, compresa l’ultima occasione di Mount. Perde punti nei secondi quarantacinque minuti.

Bellingham 5,5è sempre bravo ad inserirsi negli spazi, ma al giovanissimo centrocampista del Borussia Dortmund è mancata la precisione e la lucidità nelle scelte quando si trovava in area di rigore. Nel secondo tempo scompare e Southgate lo sostituisce. (dal 68′ Henderson s.v.:)

Rice 6: partita controllata per il mediano del West Ham, che agisce soprattutto in fase di recupero palloni, ma per le sue qualità può far meglio. Non si fa vedere per nulla in fase offensiva.

Sterling 5: non ci siamo: Dest lo blocca, non facendolo usufruire di quelle progressioni palla al piede che lo hanno reso uno dei migliori attaccanti esterni al mondo. Peggio ancora al rientro dagli spogliatoi, dato che invisibile. (dal 68′ Grealish 6,5: entra in campo e dà molti più grattacapi alla difesa statunitense, non trovando però la giocata decisiva).

Mount 6: bene nel primo tempo il talentino del settore giovanile del Chelsea: molta qualità nei suoi passaggi e nel finale sfiora il gol con un destro dal limite dell’area, sventato da Turner. Cala nel secondo, dove sbaglia diversi stop anche in situazioni interessanti e perdendo brillantezza.

Saka 6: è uno dei giovani più interessanti nel panorama mondiale ma non lo ha dimostrato oggi. scappa varie volte a Robinson, crea scompiglio nella difesa americana che però è sempre brava nel respingere i suoi attacchi. Non è particolarmente pericoloso nel secondo tempo come tutto l’attacco inglese. (dal 78′ Rashford s.v.:)

Kane 5,5: non è al meglio e si nota: molto statico, il numero 9 della nazionale inglese non ha creato quasi nulla, se non un tiro all’interno dell’area di rigore, respinto da Zimmerman, in cui poteva fare decisamente meglio. Sfiora il gol nel finale di gara, con un colpo di testa da una punizione dalla sinistra.

CT Southgate 5: da una Nazionale piena di talento ci si aspetterebbe una manovra più avvolgente e rapida, mentre quella inglese risulta bloccata e poco armoniosa, in cui solo le individualità spiccano. Secondo tempo ancor più triste in cui gli USA hanno creato di più.

Stati Uniti

Turner 6,5: nulla da segnalare nei primi 45 minuti, solamente un buonissimo intervento su Mount nel recupero. Sempre attento nelle uscite. Secondo tempo quasi inoperoso.

Dest 6,5: il terzino del Milan è piaciuto nei primi quarantacinque minuti: Sterling è in difficoltà dalle sue parti, sempre bloccato dall’ex Barca che è anche pericoloso quando c’è da attaccare. Buona anche la sua ripresa, poi viene sostituito non essendo al massimo della condizione. (dal 78′ Moore s.v.:)

Zimmerman 6,5: molto attento a marcare stretto Kane, non concedendo alcuno spazio all’attaccante del Tottenham, rendendosi protagonista anche di un grande intervento in area sullo stesso numero 9 inglese che ha salvato la porta.

Ream 6,5: come il suo compagno di reparto è molto bravo a contenere Kane. Disputa un primo tempo senza sbavature, ordinato nelle letture difensive e preciso in impostazione.

Robinson 6,5: il terzino del Fulham è autore di un primo tempo nel complesso positivo, sempre alla ricerca della sovrapposizione e controllando, seppur con difficoltà, Bukayo Saka. Prende fiducia nella ripresa, sciogliendo la tensione e rendendosi ancor più incisivo.

Musah 7: il migliore dei suoi a fine primo tempo: agisce come incontrista, costantemente filtra e recupera palloni preziosi in mezzo al campo, sbagliando poco o nulla e proponendosi anche in avanti quando c’è bisogno. Nel finale cala fisicamente, ma la prova rimane di qualità.

Adams 7: attento in interdizione, il centrocampista del Leeds è molto preciso quando c’è da strappare il pallone agli avversari ma gli è mancata un po’ di personalità in avanti. Nel secondo tempo diventa il miglior in campo, recuperando una caterva di palloni con grinta e fisicità.

McKennie 6: si fa vedere poco, anche perchè i compagni non sviluppano molte azioni sulla fascia destra. Quando ha la chance per segnare, spreca malamente sparando alto una conclusione davanti a Pickford. Cresce nella ripresa, poi è costretto a uscire. (dal 77′ Aaronson s.v.:)

Weah 5,5: il figlio del grande George non ha brillato come contro il Galles, anche se verso la fine del primo tempo è cresciuto, scappando varie volte a Shaw. Non benissimo nel complesso. (dal 83′ Reyna s.v.:)

Wright 5,5: non benissimo la punta americana, peccando soprattutto nei movimenti di smarcamento, rimanendo troppo statico e non dando alcun problema ai centrali inglesi. Non fa meglio nei secondi quarantacinque minuti. (dal 83′ Sargent:)

Pulisic 7: non si fa vedere molto l’ala del Chelsea, anche perchè è poco servito, ma va ad un passo dal gol con un siluro da fuori area che spacca la traversa, con Pickford già battuto. Secondo tempo decisamente da protagonista per l’ex Borussia Dortmund, costantemente col pallone tra i piedi.

CT Berhalter 6,5: l’ha impostata molto bene il CT statunitense, schierando una formazione molto fisica che ha sterilizzato la manovra inglese, risultando nel complesso anche più incisivi in fase offensiva degli inglesi. Sfortunatamente per loro non hanno trovato il guizzo che poteva dargli la vittoria, ma hanno prodotto decisamente di più dei “cugini” atlantici. Ottimo segnale in vista dell’Iran.

Foto: LaPresse

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