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Pagelle Portogallo-Ghana 3-2, voti Mondiali 2022: Bruno Fernandes incanta, Leao spacca la partita, Ronaldo promosso a metà

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PAGELLE PORTOGALLO-GHANA

Portogallo

Costa, 5,5: vince il ballottaggio con Rui Patricio, dopo una prima frazione da spettatore non pagante è esente da responsabilità sui goal ghanesi, ma fa correre più di un brivido nel finale perdendo un pallone dalle mani in area all’ultimo dei dieci minuti di recupero concessi.

Cancelo, 5,5: in fase offensiva è una presenza costante sulla destra a servizio dei centrocampisti, procura l’ammonizione di Kudus nel finale del primo tempo, si lascia sfuggire con troppa facilità Baba in occasione del goal che riapre il match nel finale.

Dias, 6: il lavoro là dietro durante la prima frazione di gioco è, per usare un eufemismo, poco, nel complesso la prestazione è esente da particolari sbavature.

Pereira, 4: va in tilt nella ripresa quando si alzano i ritmi perdendosi prima Andrè Ayew in occasione del pareggio ghanese poi Bukari che firma il 3-2.

Guerreiro, 6: l’esterno del Dortmund spinge con assiduità sulla corsia di sinistra fin dalle prime battute interpretando bene anche la fase difensiva.

Neves, 6: schierato da play davanti alla difesa detta i tempi di gioco della squadra di Fernando Santos, esce dopo il pareggio ghanese (dal 32′ st Leao 7: entra e mette subito la propria firma sul match (chiudendolo), cosa gli si può chiedere di più?).

Bernardo Silva, 6: chiamato ad interpretare un ruolo diverso rispetto a quello che gli viene chiesto da Guardiola al City (e l’istinto di allargarsi sulla destra per ricevere palla e puntare l’uomo emerge), assiste Neves nella costruzione della manovra (dal 43′ st Palhinha s.v.).

Fernandes, 7: quando entra in possesso del pallone non fa mai la scelta sbagliata, offre a Joao Felix il pallone del 2-1 e a Leao quello del 3-1 che chiude la partita, ammonito per un fallo tattico nel finale, raffinato.

Joao Felix 6,5: nel corso della prima frazione di gioco non riesce ad essere incisivo, si vede solo al 27′ con un sinistro di prima intenzione dal limite che si perde alto, quando Santos ha già deciso di sostituirlo risponde siglando il goal che riporta in vantaggio i suoi (dal 43′ st Joao Mario s.v.).

Ronaldo, 6,5: dopo l’addio ufficiale allo United può concentrare anima e corpo su questo suo ultimo Mondiale (il quinto). Avrebbe un’occasione per sbloccare il match dopo dieci minuti ma controlla male un pallone in area facendosi chiudere dall’uscita di Ati-Zigi. Al 65′ si procura e realizza il rigore che sblocca il match diventando dunque il primo giocatore ad aver segnato almeno un goal in cinque Mondiali consecutivi (dal 43′ st Ramos s.v.)

Otavio 5,5: al pari dei compagni di reparto non riesce a pungere durante il primo tempo, esce dopo undici minuti trascorsi nella ripresa (dall’11’ st Carvalho 5,5: dovrebbe riuscire a garantire maggiore solidità alla mediana ma non riesce nell’intento).

CT. Fernando Santos, 6: l’esordio è vittorioso ma quanta fatica, il Portogallo non avrà di certo fatica in chiave realizzativa ma la fase difensiva è completamente da rivedere. Inspiegabile la panchina per un giocatore come Rafael Leao.

Ghana

Ati-Zigi, 6: dopo dieci minuti la sua uscita è provvidenziale per chiudere su Cristiano Ronaldo, non gli si possono attribuire particolari colpe sulle reti subìte.

Seidu, 6: sulla corsia di destra resta coperto ma riesce a contenere un avversario scomodo quale potrebbe essere Joao Felix, ammonito ad inizio ripresa dopo un intervento falloso proprio sull’attaccante dell’Atletico Madrid, esce nel corso del secondo tempo (dal 21′ st Lamptey 5,5: si perde Leao nella circostanza che porta al tris lusitano).

Djiku, 5,5: tiene bene la posizione al centro della maxi-linea di difesa di Addo senza commettere particolari sbavature nel corso del primo tempo, nella ripresa è tra i protagonisti del black-out difensivo dei suoi tra il 76′ e il 78′.

Amartey, 6: dopo qualche svarione in apertura prende il controllo della linea difensiva che coordina con la giusta personalità.

Salisu, 4,5: dopo una prima frazione di gioco in cui non si fa disdegnare al 63′ tocca ingenuamente Ronaldo in area causando il rigore che porta al vantaggio portoghese, si perde Joao Felix in occasione del goal che riporta avanti i lusitani. Lascia il campo nel finale (dal 45’+2 st Semenyo s.v.)

Baba, 6: nel corso dei primi 45 minuti non si fa mai saltare, con le buone o con le cattive, nel secondo tempo partecipa attivamente anche alla fase offensiva offrendo a Bukari il pallone che riapre il match nel finale.

Kudus, 6,5: dopo una prima frazione di gioco in cui fatica ad alzare la voce e riceve anche un giallo per un fallo su Cancelo, sale di giri nella ripresa, si fa vedere in avvio con un sinistro in progressione dal limite che si spegne di poco largo, poi offre ad Andrè Ayew il pallone dell’1-1, inspiegabile la sua sostituzione (dal 31′ st Bukari, 6,5: nel finale firma con un colpo di testa in area, eludendo la marcatura di Danilo, il goal che ridà speranze ai suoi per il finale di partita).

Partey, 6: giocatore di maggior qualità della rosa a disposizione di Addo, offre quantità e densità al centro della mediana.

Abdul Samed, 5,5: soffre il confronto diretto con la mediana portoghese, graziato al 30′ dopo un intervento volontario su Bruno Fernandes che avrebbe forse meritato il cartellino, esce nel recupero (dal 45’+2 st Kyereh s.v.).

Andrè Ayew, 6,5: firma il pari facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto in area al 73′ sull’assist di Kudus. Determinante nei ripiegamenti difensivi, specie sulle palle inattive. Ammonito ad inizio ripresa per un fallo su Otavio (dal 32′ st Jordan Ayew, 4: entra e perde due palloni sanguinosi sui quali arrivano i goal che tagliano le gambe alla squadra di Addo).

Williams 5,5: risulta piuttosto isolato là davanti nell’ultra-difensivo 5-4-1 di Addo, le possibilità di mettersi in mostra sono piuttosto scarne.

CT. Otto Addo, 5: la sua si dimostra una squadra che non ha affatto bisogno di scendere in campo così abbottonata. Dovrà spiegare la sostituzione di Kudus appena dopo l’assist offerto per il goal del pareggio.

Foto: Lapresse

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