Pattinaggio Artistico a rotelle
Pattinaggio artistico a rotelle: Tarlazzi ancora sul tetto del mondo ai World Skate Games 2022. Argento bellissimo per Liberatore
E sono cinque. Rebecca Tarlazzi ha vinto per la quinta volta consecutiva la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di pattinaggio artistico a rotelle, quest’anno in scena in una calorosissima Buenos Aires all’interno della maxi rassegna rotellistica denominata World Skate Games 2022. L’azzurra infatti, dopo i due successi in categoria Junior a Nanchino e Mouilleron-Le-Captif e i trionfi nella massima categoria a Barcellona e Asunciòn ha siglato la sua sinfonia N.5 mandando in estasi uno Youth Olympic Park pieno in ordine di posto (forse anche qualcosa in più), completamente impazzito alla fine della performance.
Una gara in controllo quella del fenomeno di Granarolo (già in testa con un cospicuo vantaggio dopo lo short), abile a dare per l’ennesima volta in carriera segno di una grande personalità: dopo la proficua combinazione triplo flip/doppio toeloop infatti l’atleta è inaspettatamente caduta nel triplo toeloop pianificato in combinazione, poi prontamente recuperata subito dopo. Atterrando poi uno splendido doppio axel, la catena triplo salchow/doppio toeloop e prendendo in largo con due trottole combinate e una sequenza di passi chiamata di livello 4, l’allieva di mamma Annalisa Marelli e di Michele Terruzzi ha chiuso il segmento con 124.91 (79.11, 46.80) totalizzando 207.48. A fine prova scoppia il pandemonio, con una standing ovation che sarà il preludio di un riconoscimento prestigiosissimo, quello della cittadinanza onoraria di Buenos Aires consegnata nel post gara, dimostrazione d’affetto totale per una leggenda della disciplina.
Emozioni, talento e lacrime di gioia anche per Giada Luppi che ha ottenuto una fantastica medaglia d’argento sciorinando una prestazione di altissimo profilo in cui ha staccato due doppi axel e quattro salti tripli, riuscendo a gestire con nonchalance anche un imprevisto: dopo il doppio axel singolo infatti la bolognese è stata costretta a interrompere il programma rilevando la presenza di un residuo fastidioso in una ruota. Malgrado l’intoppo la nostra ha mantenuto altissima la concentrazione, snocciolando una volta ripartita il triplo salchow agganciato al doppio toeloop con una semplicità disarmante e raggiungendo 119.39 (76.19, 43.20) per 188.40 punti totali. Un talento cristallino e puro, di grande carisma, destinato a brillare ancora di più nelle prossime stagioni.
Dopo due anni torna poi sul podio la spagnola Carla Escrich, bronzo con 111.33 (71.93, 40.40) per 174.94 regolando in tutta tranquillità la compagna di squadra Andrea Silva Pascual, quinta con 91.66 (55.20, 37.46) per 152.69. Benissimo poi la terza azzurra in gara, Micol Zangoli, quinta con 94.65 (58.85, 36.80) per 149.15.
Splendida impresa poi in campo maschile per Alessandro Liberatore, atleta cresciuto esponenzialmente in questa annata sportiva audace ad agguantare una meritatissima medaglia d’argento che vale come un oro per il modo, per la voglia, per la grinta espressa in pista. L’azzurro ha messo in campo tutte le sue più grandi peculiarità, al servizio di un libero costruito con estrema intelligenza ed eseguito in modo egregio: da urlo il doppio axel d’apertura, di grande qualità il triplo lutz agganciato al triplo toeloop, ottima poi la combinazione triplo flip/ritt/triplo rittberger così come doppio salchow/triplo toeloop e il triplo lutz singolo finale. Sfoggiando un pattinaggio sempre più personale, fluido e scorrevole, Alessandro ha guadagnato la bellezza di 168.55 (112.17, 56.36) per 246.07, lasciandosi davanti soltanto l’imprendibile Pau Garcia Domec, al momento di un altro pianeta.
L’iberico ha sbriciolato ancora una volta il nuovo record mondiale accaparrandosi un punteggio totale da ghiaccio: 289.04 punti, merito di un free program da spellarsi le mani destinato a entrare nella storia: un tripudio di qualità, tecnica, originalità spalmata in quattro minuti di flow continuo, passaggi di transizione ricercati e splendida padronanza dell’attrezzo. Tra le difficoltà migliori spiccano, senza dubbio, le due combinazioni con i puntati, triplo lutz/triplo toeloop e triplo flip/triplo toeloop, insieme alla sequenza coreografica e alla sequenza di passi. Doti premiate con l’incredibile score di 185.76 (125.33, 60.43). Semplicemente eccezionale.
Scivola invece al terzo posto il compagno di squadra Hector Diez Severino, il quale pur con qualche sbavatura ha dovuto alzare bandiera bianca davanti alla palese superiorità dei primi due classificati attestandosi in zona 155.30 (104.90, 50.40) per 242.09. Importante menzionare anche quanto fatto da Danilo Gelao e Marco Giustino – rispettivamente quinto e sesto con 128.39 (88.79, 39.60) per 202.07 e 120.05 (75.36, 44.69) per 197.12 – anche loro artefici di un record significativo per il nostro Paese: per la prima volta infatti due atleti provenienti dal sud Italia (dalla Puglia precisamente) hanno conquistato un piazzamento in top 10 in un Campionato del Mondo. Un traguardo significativo che lascia ben sperare per il futuro e che soprattutto potrà anche fungere da esempio per una fetta enorme di pattinatori del meridione, spesso scoraggiati dalla distanza con i grandi centri.
Foto: Raniero Corbelletti (per gentile concessione di FISR, Federazione Italiana Sport Rotellistici)