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Pattinaggio artistico, caso Kamila Valieva: la WADA chiede quattro anni di squalifica per doping

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L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha chiesto alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) di squalificare per quattro anni la stella russa del pattinaggio artistico Kamila Valieva, risultata positiva alla trimetazidina lo scorso 25 dicembre 2021 durante i Campionati Nazionali Russi in un test poi analizzato e comunicato solo durante le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. La notizia è emersa nella tarda mattinata di oggi, lunedì 14 novembre, attraverso un comunicata stampa ufficiale diramato dall’Agenzia dopo che il CAS ha registrato la dichiarazione di ricorso.

Si tratta di una vera e propria svolta ufficiale su un caso delicatissimo che tiene banco oramai da otto mesi tra illazioni, indiscrezioni, notizie false e speculazioni di ogni tipo: “La WADA – si legge nel documento – chiede al CAS di pronunciarsi sul fatto che l’Atleta abbia commesso un ADRV ai sensi dell’articolo 4.1 e/o 4.2 dell’ADR RUSADA e che l’atleta sia sanzionata con un periodo di squalifica di quattro anni a partire dalla data in cui il lodo CAS entra in vigore“.

Ma c’è di più, perché nelle richieste della WADA rientra anche la cancellazione di tutti i risultati sportivi ottenuti dall’allieva di Eteri Tutberidze ottenuti a partire dal 25 dicembre 2021, giorno del test, tra cui spiccano a livello internazionale l’oro ai Campionati Europei 2022 di Tallinn e quello a squadre conquistato ai Giochi di Pechino, compresa la decadenza di punti e premi.

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Ricordiamo che il caso era stato affidato all’Agenzia Antidoping Russa, la RUSADA, la quale però non si è espressa entro i termini considerati ragionevoli dalla WADA, la quale ha deciso la scorsa settimana di affidarsi al CAS. Se la Corte Arbitrale Dello Sport.

Foto: LaPresse

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