Salto con gli sci

Salto con gli sci: Dawid Kubacki dominatore assoluto a Wisla, Giovanni Bresadola 27°

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Epilogo ancora da profeta in patria per Dawid Kubacki a Wisla. Il polacco chiude la settimana con non meno di otto serie vinte su nove negli ultimi tre giorni e si proclama vincitore anche oggi, nella seconda gara di Coppa del Mondo 2022-2023. Misure sempre elevate, 131 e 133.5 metri, per 143.1 e 143.9 punti, migliori dati delle due serie in quest’ultima fattispecie, per un totale di 287.

Secondo posto per Anze Lanisek: lo sloveno, vicino inizialmente con 141.9 saltando mezzo metro più avanti di Kubacki, rimane a 136.8 nella seconda (131 metri), ma si tiene la piazza d’onore con 278.7 punti, 1.7 in più di Marius Lindvik. Per il norvegese unico punteggio della seconda serie sopra i 140 (140.1), dato che anch’egli, come il vincitore, salta 133.5 metri. Quarto il connazionale Halvor Egner Granerud a quota 273.5.

Salto con gli sci femminile: Eva Pinkelnig domina la seconda gara di Wisla, 30° posto per Lara Malsiner

Squalifica per Ryoyu Kobayashi per tuta irregolare; il nipponico sarebbe stato quinto. La posizione va così a Stefan Kraft, che con 272.7 supera di sette decimi il connazionale Jan Hoerl, a suo agio in questa gara con protagonista la stanga 12. Ancora Norvegia al settimo posto con Daniel Andre Tande, a 268.8, ma con decisi segnali di salita, mentre è ottavo il padrone di casa in tutti i sensi, Piotr Zyla, a 267.7. Completano la top ten l’austriaco Manuel Fettner a quota 263.7 e lo sloveno Timi Zajc, distanziato di tre decimi di punto.

Capitolo Italia: Giovanni Bresadola è un pochino meno brillante rispetto a ieri, ma si guadagna altri punti iridati con il 27° posto: salti da 123.5 e 120 metri per lui, 122.5 e 120.4 i punti, totale 242.9. Niente da fare per Alex Insam, ma la sua sembra una traiettoria in risalita, perché è più vicino all’arrivare alla seconda serie che non all’uscire in qualificazione. Stavolta per lui c’è solo la prima, dove è 35° a quota 120 metri e 117.7 punti, ma i segnali anche come convinzione nel gesto tecnico sembrano buoni.

Foto: LaPresse

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