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Scherma, Milano inizia ufficialmente il suo cammino verso il Mondiale 2023

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Il cammino verso il Mondiale di Milano del prossimo anno è ufficialmente partito. Presso la sede presso la Sede dell’Automobile Club Milano, che diventerà la casa della scherma per tutto questo periodo, si è tenuta la presentazione della rassegna iridata che il capoluogo lombardo ospiterà dal 22 al 30 luglio all’interno della MiCo Fiera Milano Congressi in un’area di oltre 25 mila metri quadrati.

I Mondiali di scherma tornano in Italia dopo tantissimi anni, visto che l’ultima edizione nel nostro paese si era tenuta a Catania nel 2011. Soprattutto per Milano questa è una prima volta assoluto, visto che la città meneghina non aveva mai ospitato in precedenza una rassegna iridata. Sarà anche l’unico “Mondiale italiano” per una disciplina olimpica nel 2023, anno che precede proprio le Olimpiadi di Parigi 2024.

Chi ha voluto fortemente il Mondiale di Milano è stato Marco Fichera, ex grande atleta nella spada (un argento olimpico tra le tante medaglie in bacheca), che è il Presidente del Comitato Organizzatore Milano 2023: “È il Mondiale di tutti! Milano 2023 è per Milano, la Lombardia e tutta la nostra Penisola una grande occasione di sviluppo e accrescimento; un evento intrinsecamente ricco di valori: lealtà, educazione, rispetto e disciplina. Per questo motivo vogliamo che Milano 2023 sia un evento di tutti e per tutti. Il coinvolgimento sarà totale: dalla città di Milano, alle federazioni, dalle scuole ai progetti con le università, dalle istituzioni alle associazioni. Milano 2023 sarà un momento di festa, non solo sportiva, che raggiungerà tutti”.

Alla presentazione è intervenuto ovviamente anche il numero uno della scherma italiana Paolo Azzi: “Sin dal giorno della vittoria della candidatura italiana nel Congresso FIE di Losanna, esattamente un anno fa, ho sottolineato come l’assegnazione del Mondiale a Milano, per la prima volta, sia andata a colmare una lacuna storica per una città di straordinaria tradizione schermistica, che ha nel mito del “Re di spade” Edoardo Mangiarotti la sua figura più importante. La Federazione Italiana Scherma avverte un sentimento di grande orgoglio e profonda responsabilità verso questa sfida che portiamo avanti con il Comitato Organizzatore. Il Mondiale di qualifica olimpica in casa rappresenta una grande occasione che le nostre Nazionali, reduci lo scorso anno da un Europeo da record ad Antalya e da un Mondiale con ben otto medaglie di cui due d’oro al Cairo, vorranno sfruttare al massimo. Oltre al dato meramente agonistico, poi, c’è l’enorme significato che un evento del genere porta con sé, per la promozione del nostro sport e per l’opportunità di veicolarne il fascino, diffonderne i valori. Ci avviciniamo con grande emozione a questo 2023, finalmente alle porte: sarà l’anno del doppio Mondiale per l’Italia, di scherma olimpica a Milano e paralimpica a Terni, e ne siamo fieri perché la nostra Federazione da anni ha trasformato in realtà il sogno di una totale integrazione tra le due specialità”.

Proprio come ha ricordato il Presidente Azzi quello di Milano è un appuntamento fondamentale per scherma azzurra e non solo perchè gli atleti gareggeranno in casa, ma perchè la rassegna iridata è un trampolino verso Parigi 2024. In palio ci sono punti fondamentali, praticamente decisivi, per la qualificazione olimpica ed è vietato sbagliare al Mondiale, soprattutto nelle prove squadre, che sono le gare che permettono di qualificare il maggior numero di atleti ai Giochi.

In chiusura della presentazione Marco Fichera ha voluto anche presentare una novità rispetto alle edizioni precedenti e che potrà veramente aiutare moltissimo le atlete e gli atleti a vivere ancora meglio il loro Mondiale: “Lo sport non si pratica solamente, ma rappresenta anche un dispensatore di lavoro per tutti e in grado di accogliere diversi interessi. Con Milano 2023, infatti, vogliamo realizzare progetti che raggiungano diversi target e che lascino un segno positivo e tangibile nel tempo. Con uno sguardo allo sport ed uno ai diritti. È in quest’ottica che nasce l’idea di supportare gli atleti/genitori che arriveranno a Milano, portando con sé i loro figli e le loro figlie, attraverso un asilo, un luogo nel quale poterli fare divertire ed intrattenere durante le attività giornaliere dei genitori. Aperto ai bambini dai 2 ai 10 anni di età, è il nostro modo per dimostrare che per cambiare le cose, serve iniziare a creare le condizioni affinché ciò accada. Dare l’opportunità di poter avere questo servizio significa non dover imporre ai genitori la scelta tra i figli ed il lavoro: perché solo guardando oltre i limiti si riescono a conquistare nuovi orizzonti”.

FOTO: Alessandro Gennari

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