Sci Alpino

Sci alpino, i precedenti dell’Italia a Lake Louise. 13 successi totali, 1 per Dominik Paris, 3 per Sofia Goggia nell’edizione 2021

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La Coppa del Mondo di sci alpino 2022-2023 è pronta ad imbarcarsi in direzione Nord America. Nello specifico saranno gli uomini a rompere il ghiaccio con Lake Louise (Canada) nel corso del weekend in arrivo, mentre le donne saranno protagoniste sulla Men’s Olympic Downhill nel corso del fine settimana successivo. Le nevi dell’Alberta sono uno degli scenari iconici della stagione e che dal 2001-2002 fa tappa fissa nel calendario.

Lake Louise fa rima con velocità e spesso i nostri atleti hanno saputo mettersi in mostra. I nostri portacolori, infatti, hanno conquistato ben 13 successi e 36 podi totali. Iniziando dal comparto maschile, un anno fa gli azzurri sono rimasti a bocca asciutta, ma basta risalire al 2019 (prima della cancellazione del 2020 per colpa della pandemia) per vedere l’Italia in auge. Il 30 novembre e primo dicembre 2019, infatti, Dominik Paris centra due volte la piazza d’onore tra discesa e superG dietro, rispettivamente, a Thomas Dressen e Matthias Mayer, mentre tra le donne Francesca Marsaglia è terza nella discesa vinta dall’austriaca Nicole Schmidhofer, con Nadia Delago seconda nel superG vinto dalla tedesca Viktoria Rebensburg.

Lake Louise fa rima con Isolde Kostner che nel 1999, 2000, 2001 (doppietta) e aggiunge altri sei podi. Ancora una vittoria in discesa il 2 dicembre 2005 con Elena Fanchini, davanti a Michaela Dorfmeister e alla sua connazionale Alexandra Meissnitzer. Nadia Fanchini, il primo dicembre 2006, riporta sul podio i colori azzurri con un terzo posto, nella gara vinta dalla tedesca Maria Riesch davanti alla statunitense Lindsey Vonn.

Passiamo al 5 dicembre 2008 e Nadia Fanchini è di nuovo sul podio, seconda, dietro a Lindsey Vonn, ma davanti a Maria Riesch. A questo punto inizia un periodo complicato per i colori azzurri e per ritrovare un’altra italiana nelle prime posizioni in discesa dobbiamo attendere il 6 dicembre 2013 con Elena Fanchini, terza alle spalle di Maria Riesch e dell’elvetica Marianne Abderhalden. Nelle ultime edizioni, va ricordato il secondo posto di Sofia Goggia il 2 dicembre 2016, prima della clamorosa tripletta di un anno fa. Il 3-4-5 dicembre 2021, infatti, la bergamasca ha vinto due discese e un superG sulla pista dell’Alberta precedendo due volte la statunitense Breezy Johnson e una Lara Gut-Behrami. Storia in movimento.

Per rimanere nel mondo dei superG, l’8 dicembre 2002, splendido successo di Karen Putzer davanti alla tedesca Martina Ertl e alla francese Carole Montillet. Il 7 dicembre 2008 è ancora Nadia Fanchini a svettare, precedendo la svizzera Fabienne Suter e l’austriaca Andrea Fischbacher, giunte a pari merito, quindi il 4 dicembre 2016 Sofia Goggia è terza nella gara vinta da Lara Gut davanti a Tina Weirather.

Passando agli uomini e alla discesa, i primi podi arrivano con Herbert Plank nel 1980 (vittoria in discesa) e Patrick Holzer (secondo nel superG del 1991). Quindi, il 25 novembre 2006, torniamo in alto grazie a Peter Fill, terzo alle spalle di Marco Buechel e del canadese Manuel Osborne-Paradis. Il primo successo italiano è dello stesso Peter Fill, il 29 novembre 2008, davanti allo svizzero Carlo Janka ed allo svedese Hans Olsson. Nel 2009 Werner Heel invece è secondo tra i due elvetici Didier Cuche e Carlo Janka.

La prima vittoria di Dominik Paris porta la data del 30 novembre 2013, davanti all’austriaco Klaus Kroll ed al francese Adrien Theaux. Il 28 novembre 2015 è di nuovo Peter Fill a fare notizia, secondo alle spalle di Aksel Lund Svindal. Il 24 novembre 2018, infine, addirittura due azzurri sul podio. La vittoria va all’austriaco Max Franz, ma Christof Innerhofer e Dominik Paris si piazzano alle sue spalle. Per quanto riguarda i superG, bisogna attendere il 30 novembre 2014 per vedere il primo risultato di rilievo. Dominik Paris è terzo alle spalle del norvegese Kjetil Jansurd e dell’austriaco Matthias Mayer. Il 29 novembre 2015, invece, Peter Fill è terzo nel giorno della vittoria di Aksel Lund Svindal.

Foto: LaPresse

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