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Skeleton, Coppa del Mondo 2022-2023: tutte contro Kimberley Bos! In tante possono detronizzare l’olandese

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Siamo ormai prossimi all’atto inaugurale della Coppa del Mondo 2022-23 di skeleton. Si comincerà oltreoceano, con un trittico di appuntamenti che attraverserà il continente Nordamericano da ovest verso est, partendo da Whistler Mountain per approdare a Lake Placid con tappa intermedia a Park City. Dopodiché, nel 2023, solo Europa. La Germania ospiterà tre competizioni (una a Winterberg e due ad Altenberg) che rappresenteranno l’avvicinamento ai Mondiali di St.Moritz, in calendario a fine gennaio. Infine conclusione tra Austria e Lettonia, con Igls e Sigulda a organizzare penultimo e ultimo atto.

Il massimo circuito femminile è di istituzione più recente rispetto a quello maschile, essendo nato nel 1996-97, dieci anni dopo la controparte dedicata ai possessori di cromosoma Y. Purtroppo, anche fra le donne il 2022-23 sarà privo di svariate attrici protagoniste. L’embargo posto nei confronti della Russia, a mo’ di sanzione per il conflitto armato in corso con l’Ucraina, impedirà di gareggiare all’affermata Elena Nikitina, alla rampante Alina Tararychenkova e all’incostante, ma sempre pericolosa, Yulia Kanakina. In particolare peserà l’assenza delle prime due citate.

Mancheranno, almeno nella fase iniziale della stagione, anche altre due primadonne, seppur per ragioni completamente differenti. Janine Flock a settembre si è dovuta sottoporre a una delicata operazione per risolvere un’ernia del disco. La trentatreenne austriaca sta seguendo uno scrupoloso processo di recupero, con l’obiettivo di essere competitiva per i Mondiali di fine gennaio. La Sfera di cristallo non sarà però un obiettivo raggiungibile. Discorso analogo per la belga Kim Meylemans, infortunatasi seriamente a inizio novembre durante una discesa d’allenamento a Whistler Mountain.

Skeleton, è un’Italia da “farfalle nello stomaco”. La nuova stagione guarda già al 2026 per rendere realtà un sogno

La detentrice del trofeo Kimberley Bos sogna un bis che rappresenterebbe un traguardo notevole, poiché le permetterebbe di diventare la quarta atleta della storia a firmare il back-to-back. La ventinovenne olandese, nata come bobbista e poi convertitasi con grande successo allo skeleton, è cresciuta esponenzialmente soprattutto nell’ultimo biennio, sino a diventare il punto di riferimento assoluto del circuito. Ripetersi in classifica generale non sarà però facile, soprattutto perché le tedesche coltivano propositi di rivincita.

La ventiduenne Hannah Neise era attesissima ai nastri di partenza del 2021-22, ma ha deluso le aspettative sino ai Giochi olimpici di Pechino, dove invece ha completamente ribaltato il bilancio della propria stagione vincendo di prepotenza la medaglia d’oro. Tanto è bastato per rendere il suo inverno da fortemente negativo a memorabile. Vedremo cosa porterà in dote il 2022-23, per lei così come per Tina Hermann e Susanne Kreher. La prima ha un feeling eccellente con i grandi appuntamenti, ma si è incredibilmente imposta solo una volta in classifica generale, soprattutto a causa di occasionali passaggi a vuoto che hanno affossato le sue ambizioni sul lungo periodo. La seconda, invece, si propone come rivelazione dell’inverno. Nei trials interni ha saputo farsi preferire a Jacqueline Lölling, che nel recente passato è stata capace di fregiarsi di tre Sfere di cristallo!

Fra le potenziali rivelazioni occhio anche a Jaclyn Narracott. Non sarà più giovane, ma l’anno scorso ha chiuso la stagione in maniera impressionante (vittoria a St.Moritz, dove come detto nel 2023 si disputeranno i Mondiali, e argento olimpico a Pechino). La trentaduenne australiana, peraltro, è diventata compagna di allenamenti proprio di Bos, fatto che lascia presupporre la possibilità di sfruttare un potenziale sinora nascosto.

Fra chi si propone per un ruolo di protagonista assoluta c’è Valentina Margaglio, nel 2021-22 capace di ottenere due storici podi nel 2021-22 (terza a Innsbruck, seconda ad Altenberg) e di chiudere la classifica generale della Coppa del Mondo al sesto posto. Il discorso Italia è affrontato dettagliatamente in separata sede. Qui ci si limita a ricordare come l’ambizione sia quella di confermarsi, il sogno quello di arpionare la prima vittoria.

Foto: La Presse

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