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Taekwondo, Mondiali 2022: i favoriti delle categorie olimpiche. L’Italia si affida a Dell’Aquila e Alessio, non mancano le stelle

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A partire da domenica 13 fino al 20 novembre, in quel di Guadalajara (Messico), si svolgeranno i Mondiali di taekwondo 2022, un ritorno per la competizione iridata dopo l’annullamento forzato lo scorso anno (che si sarebbe dovuta svolgere a Wuxi, in Cina). Sedici categorie in gara, otto maschili e otto femminili, di cui sei olimpicheotto atleti azzurri chiamati a rappresentare il tricolore: Vito Dell’Aquila (-58 kg), Dennis Baretta (-63 kg), Simone Alessio (-80 kg), Roberto Botta (-87 kg), Sarah Al Halwani (-49 kg), Giada Al Halwani (-57 kg), Cristina Gaspa (-62 kg) e Maristella Smiraglia (-73 kg).

Andiamo a scoprire, categoria per categoria (presentati in ordine cronologico, con annessa infatti la data nella quale gareggeranno gli atleti), chi sono i favoriti esclusivamente per le categorie olimpiche, dove non mancano le stelle visti, inoltre, i tanti punti messi in palio per il ranking (basti pensare ai 140 riservati a chi riuscirà a laurearsi Campione del Mondo nella propria categoria).

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-57 KG FEMMINILE (IN GARA IL 14/11)

Non può non essere menzionata la #1 al mondo nella suddetta categoria olimpica, la cinese Zonghsi Luo, fresca vincitrice del Grand Prix di Manchester; non solo: in stagione, sinora, non ha mai concluso una competizione al di sotto della seconda posizione, a dimostrazione del suo superlativo valore. Non è stata ancora resa nota la formazione completa degli Stati Uniti, ma non dovrebbero esserci dubbi sulla presenza di Anastasija Zolotic (sul podio sia a Parigi che a Roma), che può insidiare Luo, così come la turca Hatice Kübra İlgün e la britannica Jade Jones.

-80 KG MASCHILE (IN GARA IL 14/11)

Arrivare ai Mondiali da numero uno non può che implicare l’essere il favorito per la conquista del titolo; se, inoltre, consideriamo che in questa stagione è arrivata una sola sconfitta, si comprende facilmente quanto Simone Alessio possa puntare in alto. L’Italia può ben sperare grazie al suo ‘King‘, ma il successo non è affatto scontato, anzi: non mancheranno avversari pericolosi come il giordano Saleh Elsharabaty o l’egiziano Seif Eissa, (ormai) ex #1 nel ranking.

-67 KG FEMMINILE (IN GARA IL 15/11)

Favorita indiscussa la francese Magda Wiet-Hénin, recente vincitrice del Grand Prix di Manchester e protagonista sinora di una più che positiva stagione (il suo peggior risultato è il quinto posto a Parigi). Visto lo stato di forma, appare francamente difficile fare ipotesi su chi possa insidiarla; in ogni caso, le potenziali avversarie di certo non mancano, soprattutto se si pensa alla britannica Lauren Williams o alla giordana Julyana Al-Sadeq.

-68 KG MASCHILE (IN GARA IL 16/11)

Arriva dalla (parziale) delusione casalinga a Manchester, dove ha sì raggiunto il podio, ma senza poter gareggiare in semifinale a causa di un infortunio (da qui la decisione di fermarsi precauzionalmente, proprio in vista dei Mondiali): arriva dunque a Guadalajara con grandi motivazioni il britannico Bradly Sinden che punta al titolo iridato. Occhio però al turco Hakan Reçber (solo quinto al GP di Manchester ma primo a quello di Roma) e all’uzbeco Ulugbek Rashitov (che torna a gareggiare dopo tre mesi).

-49 KG FEMMINILE (IN GARA IL 16/11)

A meno di sorprese, tutto lascia pensare che in questa categoria sarà una lotta a tre per il titolo mondiale, con un risultato finale che potrebbe essere molto simile a quello maturato a Manchester: occhi puntati, dunque, sulla tailandese Panipak Wongpattanakit, sulla turca Merve Dinçel e sulla spagnola Adriana Cerezo Iglesias.

-58 KG MASCHILE (IN GARA IL 20/11)

Chiudiamo con la categoria che vedrà protagonista Vito Dell’Aquila che, come Simone Alessio, punterà in alto nel tentativo di rappresentare al meglio il Bel Paese; con ogni probabilità dovrà vedersela (tra gli altri) con il tunisino Mohamed Khalil Jendoubi, secondo nel Grand Prix di Manchester, e con l’irlandese Jack Woolley (terzo nell’appena menzionato GP, proprio come il nostro Campione Olimpico in carica).

Foto: FITA

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