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Tennis, Jannik Sinner chiude il 2022 nella top-5 della classifica match vinti/persi

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E’ stato un 2022 molto complicato per Jannik Sinner. L’azzurro ha dovuto fare i conti con tanti infortuni che ne hanno minato non poco il rendimento e condizionato il percorso. Non è un caso che abbia chiuso la stagione in posizione n.15 nel ranking ATP, quando al termine del 2021 il suo status nella classifica mondiale era diverso (n.10).

Di seguito l’elenco degli infortuni dell’altoatesino nell’anno:

TUTTI I PROBLEMI DI JANNIK SINNER NEL 2022

– ABN AMRO Open – Rotterdam – Rinuncia per il Covid
– BNP Paribas Open – Indian Wells , 4° turno vs N. Kyrgios – Walkover (malessere)
– Miami Open – Miami, QF vs F. Cerundolo – 4-1 ritiro (vesciche)
– Internazionali BNL d’Italia – Roma, QF vs S. Tsitsipas – 7-6(5) 6-2 (problema a un’anca)
– Roland Garros – Parigi, 4° turno vs A. Rublev – 1-6 6-4 2-0 ritiro (problema a un ginocchio)
– Hamburg European Open – Amburgo – Rinuncia per distorsione alla caviglia
– Sofia Open – Sofia, SF vs H. Rune – 5-7 6-4 5-2 ritiro (problema alla caviglia)
– Astana Open – Astana – Rinuncia per il problema alla caviglia di Sofia
– Rolex Paris Masters – Parigi –1° turno vs M-A. Huesler – 6-2 6-3 (problema alla mano sinistra)

Ci si augura che, in vista delle Finali di Coppa Davis a Malaga (Spagna) dal 23 al 27 novembre, Jannik possa dare un contributo importante alla causa, considerata anche la qualità degli avversari che gli azzurri dovranno affrontare. Il riferimento è alla squadra americana.

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Nonostante però questa sequenza di guai, Sinner è riuscito a ottenere dei risultati considerevoli, in termini di costanza, negli Slam: tre quarti di finali raggiunti nei Major (Australian Open, Wimbledon e US Open). In più, va considerato il sigillo di Umago (Croazia) contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, attuale n.1 del mondo, in Finale e valso il primo titolo sulla terra rossa della carriera.

Alla fine della fiera, il classe 2001 del Bel Paese è quinto nella classifica di rendimento dell’annata con 47 vittorie e 16 sconfitte, alcune delle quali sono arrivate per ritiro. In questa particolare graduatoria, Jannik è preceduto da Rafael Nadal (38 vittorie-6 sconfitte), Novak Djokovic (37 vittorie-7 sconfitte), Alcaraz (57 vittorie-13 sconfitte) e dall’australiano Nick Kyrgios (37 vittorie-10 sconfitte).

Un dato da rimarcare, visti le complicazioni menzionate e un importante fattore: il cambio di guida tecnica. In altre parole, era da mettere in conto che questo 2022 sarebbe stato di transizione per assorbire il passaggio da Riccardo Piatti al duo Vagnozzi/Cahill. Di conseguenza, se lo si guarda sul piano dei risultati nudi e crudi, ci possono essere motivi per cui essere soddisfatti, ma è chiaro che per un giocatore così ambizioso l’aver perso posizioni in classifica e aver vinto solo un torneo non può bastare.

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger

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